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La Morte, la luna ed il figlio di Obatala.

La morte, o Iku, è un tema ricorrente in molte mitologie e sistemi di credenze, compresa la religione Yoruba. In alcune storie e miti, la Morte può essere personificata come un essere divino o avere attributi specifici che si riferiscono all'odú Ofún. Tuttavia, la rappresentazione della Morte nelle leggende Ofún può variare a seconda dell'interpretazione specifica di quell'odú. Nel sistema di divinazione Ifa, diversi odú possono essere associati a temi legati alla morte. Vale la pena ricordare che l'interpretazione dei segni Ifa è un compito complesso e dipende dal contesto specifico dell'interrogazione. Ecco alcuni odú che sono talvolta associati alla morte: Odi Meji (7-7): Questo odú è associato alla morte ed è considerato uno degli odú più forti in termini di influenza della morte nella vita di una persona.
 Oyeku Meji (2-2): è anch'esso associato alla morte ed è considerato un odú che indica cambiamenti significativi nella vita del querelante.
 Ofun Meji (10

Il ripudio di una figlia, una leggenda degli Orisha

Yoko Yaddi era un prospero figlio di Shangò e, come succede in questi casi, Eshu lo accompagnava e lo aiutava in ogni occasione. Yoko Yaddi faceva spesso offerte a Eshu fino al momento in cui si sposò ed ebbe tre figli. La vita divenne complicata per lui, piena di impegni, non aveva tempo da dedicare allo svago. Troppi obblighi verso la famiglia. Col passare del tempo, smise di servire Eshu. I primi due figli erano molto simili a lui, ma la femmina non assomigliava a lui, ma solo alla madre. Yoko Yaddi arrivò a dire che non era sua figlia. La frase fu ripetuta così tante volte alla moglie che questa, stanca di tali insulti, si recò a casa di Mofa per scoprire perché il marito avesse ripudiato la figlia. Esaminando il suo destino, Mofa vide questo segno di ifà e le spiegò cosa pensava il marito. Eshu intervenne in difesa della ragazza e disse che se il padre non l'avesse amata da quel momento in poi l'avrebbe adottata come figlia propria e le avrebbe dato tutto il suo sostegno,

Perché la faraona è l'animale più importante per gli Orisha.

 La Faraona era un uccello molto brutto e per questo la gente le stava alla larga, anche se sapeva che era molto ricca. Viveva abbandonata nella foresta in mezzo alle sue ricchezze. Stanca di essere disprezzata, decise di consultare l'oracolo sacro ( diloggun o erindiloggun) nel palazzo di Obatalà. Quando arrivò al palazzo, il sacerdote la cacciò via, dicendole che per entrare nella casa dell'orisha Funfun avrebbe dovuto indossare un panno bianco sulla testa. Ancora più triste, la Faraona decise di andare a vivere in un'altra foresta e di smettere, una volta per tutte, di vivere vicino a tutto e a tutti. Dopo 21 giorni di cammino, la Faraona si fermò in una foresta, senza sapere che era sacra. Lì trovò un vecchio che gemeva per il dolore. Questo vecchio disse: "Fermati! Sono molto malato e non ho soldi per sfamarmi, dammi qualcosa da mangiare e da bere, per favore!". La Faraona prese tutto quello che aveva e lo diede al vecchio che, dopo aver placato la fame e la

La rabbia e la pazienza, due tratti distintivi di Ogundà

Ogundà è l'odun che più ci parla di rabbia, aggressività e violenza. Ma non sempre è così negativo. Infatti ci insegna che dominando questi impulsi istintivi con della sana pazienza, otteniamo cose migliori dalla vita. Non è raro che ad un carattere impetuoso venga rivelato questo Odun, sembra quasi che la sua vibrazione faccia parte della sua aura e cerchi di modellarla fino a renderlo inocuo.  Quindi si rivelerà a chi ha problemi legali, criminali, a chi piace l'adrenalina. E gli farà compagnia nel lungo processo di autoanalisi e raggiungimento del autocontrollo emotivo, magari attraverso il carcere o limitazioni fisiche che gli verranno imposte dalla vita. Se nel primo consulto che si agli Orisha per un aleyo, viene questo Odun, so per certo che la sua vita sarà costellata di forte emozioni, quasi al limite. Ma per capire meglio di cosa ti sto parlando ecco per te una delle leggende basiche di questo Odun. La madre dei tre Re.  (Patakin di Ogundà) C'era una donna che av

Oshun e la divinazione con le conchiglie

Si pensa che la divinazione con le conchiglie sia legata solo a Oshun e gli orisha ma analizzando la storia scopriamo che l’uso delle conchiglie come metodo divinatorio è una pratica antica che si è sviluppata in varie culture asiatiche, tra cui l'India e che solo dopo abbia conquistato l’interesse dei popoli dell'Africa occidentale come gli Yoruba.  In India, il sistema di divinazione con le conchiglie è noto come "throwing cowries" o "lanciare le conchiglie", ed è usato da alcuni indovini per interpretare la posizione, la distanza e il disegno che formano le conchiglie gettati a terra. Questo metodo è stato mantenuto in certe tradizioni ed è ancora praticato in alcuni templi e comunità. I cowries sono originari delle Maldive, situate nel sud dell'India, ed è probabile che il loro uso nella divinazione abbia avuto origine in questa regione. Nel corso del tempo, i cowries sono stati usati come moneta e si sono diffusi attraverso il commercio in diverse p

Cos'è la preghiera della testa?

La preghiera della testa è una delle cerimonie più importanti della tradizione yorubà afrocubana. Perché si fa una richiesta alla testa di intervenire in favore della persona che ha bisogno urgente di aiuto. Si considera che la testa sia la sede non solo dell'anima umana, ma anche di Ori (la principale divinità che vi risiede) e di tutte quelle entità protettrici che la proteggono durante il suo viaggio sulla terra. Quindi per ottenere il suo aiuto bisogna propiziarla, nutrirla e rinfrescarla, cercando di rinforzare la connessione spirituale che la lega all'essere umano. In questo rituale vengono utilizzati vari materiali sulla testa allo scopo di nutrire, rivitalizzare o armonizzare Ori. Questa pratica profonda mira ad allineare il corpo, la mente e lo spirito, con l'obbiettivo di ottenere evoluzione, serenità e stabilità nella vita. Non mancherà mai in questo processo la noce di cocco, la cascarilla, il cotone ed il burro di cacao o di karitè, elementi rappresentativi di

Bagni rilassanti o bagni spirituali? Quale dovremmo scegliere?

I bagni rilassanti possono essere un ottimo modo per alleviare lo stress, l'ansia e l'insonnia. Possono anche aiutare a migliorare la circolazione sanguigna, abbassare la pressione sanguigna e migliorare la qualità del sonno. Mentre i bagni spirituali tendono a darci qualcos'altro: cambiare la nostra percezione del mondo e migliorare il modo in cui il mondo interagisce con noi. Ma che siano spirituali o rilassanti, mescoliamo quasi sempre erbe, oli e profumi. I bagni alle erbe e ai profumi sono preparati per una varietà di scopi, tra cui: Rilassamento mentale: Erbe e profumi possono aiutare a rilassare il corpo e la mente, offrendo un'esperienza di benessere etereo a casa. Pulizia: erbe e profumi possono aiutare a purificare la pelle, i capelli e l'ambiente. Trattamento rilassante: Erbe e profumi possono aiutare a trattare una varietà di disturbi, tra cui stress, ansia, dolore e insonnia. Spiritualità: i bagni con erbe e profumi possono aiutare a connettersi con il

Perché Elegba è più importante di qualsiasi Orisha

Nel contesto della religione della Regla de Osha o Santería, Elegba, anche conosciuta come Eleggua o Eshu, emette i suoi vaticini attraverso il diloggun. Il diloggun è un sistema di divinazione utilizzato dai sacerdoti di Osha (santeros) per comunicare con gli orisha e ottenere un orientamento spirituale e soluzioni ai problemi quotidiani. Il diloggun si basa sull'uso di 16 conchiglie cauri o conchiglie di ciprea, anche conosciute come "odun". Queste conchiglie son lanciate su una stuoia o una superficie sacra, e la forma in cui cadono possono rivelare un patrono specifico. El sacerdote interpreta questa forma per ottenere messaggi e vaticini degli orisha, compreso Elegba. Elegba  non parla soltanto attraverso il diloggun  ma si consulta specificamente attraverso questo sistema divinatorio quando i fedeli hanno bisogno di aiuto. Il sacerdote di Osha, conosciuto come olosha o santero, interpreta i messaggi di Elegba attraverso gli odun che appaiono nella consultazione del

Rituale della lingua davanti a Oyá contro dicerie e maledizioni

Oyá, la signora dei venti che ci purifica dalle cattive influenze e punisce coloro che sporcano la nostra immagine, è associata alla trasformazione e alla transizione, compreso il passaggio dalla vita alla morte. Le si attribuisce il potere di aprire strade e rimuovere ostacoli, anche nel regno spirituale. Per questo motivo, alcuni seguaci possono invocare Oyá durante i rituali funebri o nei cimiteri per aiutare la transizione degli spiriti dei defunti nel regno spirituale. Oyá non è direttamente associata ai cimiteri. Tuttavia, a causa del suo ruolo di protettrice e di divinità legata alla morte e alla trasformazione, alcuni praticanti possono associarla simbolicamente ai cimiteri o ai rituali funebri. Il legame tra Oyá e i cimiteri può derivare dal suo rapporto con il mondo degli spiriti e degli antenati. Nella religione Yoruba, si ritiene che gli antenati e gli spiriti dei defunti siano influenti e possano essere onorati attraverso rituali e offerte. Poiché Oyá è considerata una div