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Iyawò: le regole del primo anno di sacerdozio

Cosa è l'Iyawò?  È un sacerdote appena iniziato. La parola Iyawò significa "sposa del mistero". Il sacerdote è considerato Iyawò per il primo anno e sette giorni dopo la sua iniziazione. Ma in alcune religiose questo periodo di assimilazione energetica del suo Orisha Alagbatori è determinato diversamente.   Colpisce per il bianco dei suoi vestiti, sta purificando tutto il male dalla sua vita prima dell'incoronazione o " Kariosha ". Si è " fatto santo " per proteggersi da qualche futura malattia o disgrazia. Gli Iyawò non stringono la mano e non dovrebbero frequentare luoghi pubblici o cimiteri. Né possono essere lontani da casa quando il sole tramonta, e meno quando il sole è in mezzo al cielo, a mezzogiorno. In quei orari, dovrebbe avere un tetto sulla testa.   L' Iyawò  è un credente che è appena "rinato" perché nato alla vita religiosa e muore alla vita profana. Deve vestirsi di bianco per un anno e sette giorni. L'abbiglia

Sacerdote ordinario o potente sacerdote?

Il rapporto che si crea tra il sacerdote della santeria ed il suo orisha tutelare è basilare per lo sviluppo del potere magico (ashè) e della chiaroveggenza. É una specie di solidarietà che va sostenuta principalmente dalla parte del sacerdote, con iniziativa e creatività. Il sacerdote non ha la prerrogativa di ottenere l'immediata attenzione di quel orisha, visto che lui non è l’unico sacerdote in vita. Al momento della iniziazione lui ha ottenuto dal orisha parte del suo ashe, un piccolo seme, che va coltivato nel tempo. Ma se rimane un semplice adoratore dell’immagine oppure crede che abbia ricevuto un soprammobile con dei poteri soprannaturali, sbaglia. L’orisha che viene consacrato nella carne, nel sangue e nei sassi del ricettacolo magico è una garanzia di salute ma non solo. Se si vuole attraversare il sottile confine tra una esistenza ordinaria e quella dove abbiamo un alleato quasi omnipotente che legge nella nostra mente basta conquistarlo come si fa con uno sco