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Visualizzazione dei post con l'etichetta ebbo

Irè e Osobo, due diverse facce dello stesso Oddun

Un Oddun, Odun o segno oracolare sulla stuoia non avrà mai lo stesso messaggio per il consultante. Infatti può venire in Irè o Osobo, a indicare il percorso positivo o negativo di quella sacra sentenza che vibra sul tappeto. La sua qualità sarà determinata attraverso l'Ibo che ci farà conoscere anche il percorso e il futuro di esso. Irè: Significa verità, bontà. La parola Irè del dialetto lukumì è la stessa del Yoruba "oore" e significa: bontà, favore, beneficio, benedizione, santità, benedizione, santificazione. È anche sinonimo di speranza, bene, ciò che è buono, fortuna, salvezza, beneficio o favore dell'Orisha. Gli Irè sono quelli che vibrano in sintonia con le stelle; mentre gli Oddun sono quelli che dicono cosa è successo, cosa sta succedendo, cosa può succedere. E questo non è detto da me, ma dall'illustre Babalorisa, Nicolás V. Angarica, precursore della Santeria cubana. Quindi l'Irè parla del potere positivo e benefico di Dio sopra la persona. Osobo:

L'albero protettore di Iroso Eyila (4-12)

Ocolliyi ha dovuto fare l'ebbò di Iroso Eyilà (4-12) poiché nella registrazione che è stata fatta, hanno predetto che quattro persone lo stavano perseguitando per sopraffarlo perché lo consideravano un litigioso e un intruso. Ocolliyi l'ha fatto ed è stata la sua salvezza. Dato che questi individui avevano pianificato la sua eliminazione fisica accordarono di studiare meglio gli spostamenti della loro preda. Poiché Ocolliyi doveva trascorrere ogni giorno un determinato percorso, decisero di aspettarlo sotto un albero molto frondoso e fare quanto segue: Bisognava invitarlo ad andare sotto l'albero. Un altro lo spaventava e quando aveva paura e iniziava a correre, l'altro lo inseguiva con un bastone per colpirlo. E nel caso in cui il bastone fallisse, l'ultimo individuo avrebbe aspettato Ocolliyi a una curva della strada per sterminarlo. Questo era il piano forgiato dai quattro individui, i nemici segreti di Ocolliyi . Ma siccome lui fece ebbò, come aveva indica