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Visualizzazione dei post da giugno, 2023

Infallibile magia del sangue per legare il tuo uomo. Antico segreto del vodu.

L'individuo ha da sempre visto il sangue come il motore di vita che sostiene sia il corpo umano che le sue emozioni, quindi è facile associarlo alla magia. La credenza nel potere magico del sangue risale a tempi antichi ed è radicata in molte culture e tradizioni spirituali in tutto il mondo. Ci sono diverse ragioni per cui si pensa che il sangue abbia un potere magico: Simbolismo della vita : Il sangue è spesso considerato simbolo di vita stessa. È l'essenza vitale che scorre attraverso il corpo e viene associato alla vitalità, all'energia e alla forza. Di conseguenza, il sangue è visto come una sostanza potente e misteriosa che può essere utilizzata per influenzare o manipolare la vita stessa. Collegamento con il corpo e l'anima : Il sangue è strettamente legato all'identità e all'individualità di una persona. Viene considerato come una sostanza che porta con sé l'essenza di un individuo, inclusi i suoi desideri, emozioni e intenzioni. In questo senso, si

L'amore di Obatalà, incondizionato e iperprotettivo. I suoi figli sono i più avantaggiati.

Il rapporto padre-figlio nel mondo degli orisha, all'interno della religione yoruba, è un elemento centrale e significativo. Gli orisha sono considerati divinità o entità spirituali che sono spesso rappresentate come membri di una grande famiglia divina, con un sistema gerarchico e relazioni interconnesse. Nel contesto degli orisha, il termine "padre" viene utilizzato per indicare l'orisha più anziano o principale all'interno di una gerarchia. Questo orisha viene considerato il capo o il patriarca, il cui ruolo è quello di guidare e proteggere gli altri orisha e i loro seguaci. Questo rapporto di padre-figlio è simbolico e riflette l'ordine e la gerarchia presenti all'interno del pantheon degli orisha. Ogni orisha è considerato un "figlio" del padre principale e viene trattato come parte della famiglia divina. Ci sono diversi orisha che sono riconosciuti come figli di un determinato padre, e il loro rapporto con il padre influisce sul loro ruolo,

Elegba, la prima protezione di un Santero

Elegba, o Eshu-Elegba, è una divinità del pantheon yoruba e delle tradizioni religiose afro-americane e afro-caraibiche come la santeria e il voodoo. È anche conosciuto come Legba o Eleggua in alcune tradizioni. Elegba è considerato il "primo" in tutto per diversi motivi. In primo luogo, occupa una posizione di primordialità nella gerarchia delle divinità yoruba. È spesso identificato come il messaggero degli dei, il guardiano delle porte e dei percorsi tra i mondi spirituali e il mondo materiale. Elegba viene invocato all'inizio di qualsiasi cerimonia o rito, in quanto si crede che sia in grado di aprire i canali di comunicazione tra gli uomini e le divinità. Inoltre, Elegba è considerato il custode delle scelte e delle opportunità. Si crede che sia lui a detenere le chiavi del destino e a poter aprire o chiudere le porte delle opportunità nella vita di una persona. Pertanto, molti praticanti delle religioni che venerano Elegba cercano il suo aiuto per ottenere successo,

L'uso del pioppo nel culto di Shangò

Nella religione yoruba e nelle pratiche della Santería cubana, la figura di Shangò, anche conosciuto come Changó, è associata a diversi alberi e piante. Shangò è considerato l'orisha del fuoco, del fulmine, della passione, della forza e della giustizia. Gli vengono attribuite caratteristiche come il coraggio, l'energia e il potere. Tra gli alberi e le piante sacre associati a Shangò, ci sono: Albero di mango: L'albero di mango è considerato sacro a Shangò. Le sue foglie vengono utilizzate nelle cerimonie religiose e si dice che siano gradite a questo orisha. Albero di caoba: La caoba è associata a Shangò per la sua forza, solidità e resistenza. È considerato un albero sacro e le sue foglie o legno possono essere utilizzati in rituali e offerte. Albero di cedro: Il cedro è un altro albero sacro a Shangò. Viene utilizzato per le sue proprietà aromatiche e per la sua connessione con la spiritualità e il potere di Shangò. Albero di guanacaste: Questo albero è associato a Shangò

Il "diavolo" nella cultura yoruba

Il concetto del diavolo varia in base alle diverse tradizioni religiose e culturali. Nella teologia cristiana, il diavolo, o Satana, è considerato un essere spirituale malvagio, spesso associato alla tentazione, al male e alla corruzione. Viene descritto come una creatura ribelle che si è ribellata contro Dio e che guida un regno di peccato e sofferenza chiamato inferno. Secondo la tradizione cristiana, il diavolo cerca di tentare gli esseri umani per allontanarli da Dio e portarli sulla via del peccato. Tuttavia, è importante sottolineare che il concetto del diavolo può variare tra le diverse religioni e credenze. Alcune religioni non hanno una figura specifica del diavolo, mentre altre possono avere entità simili o concetti di esseri malvagi o negativi che agiscono nel mondo. In molte tradizioni africane, il concetto di entità malevola o diavolo può variare a seconda delle culture e delle religioni specifiche. Le credenze e i miti africani sono ricchi di una vasta gamma di figure sov

Quando Elegba indossò vestiti da ballerina

Oggi ti racconto di quando Elegba indossò vestiti da ballerina. Lo sappiamo che Elegba è il maestro delle trasformazioni, gli piace presentarsi ai suoi figli sotto mentite spoglie. Una volta lo fa impersonando un anziano ed altre volte si fa vedere come un giovanotto, persino come un bimbo che ancora non ha mosso i primi passi. Le sue figlie sono le più fortunate in questo aspetto perché lui le ama tanto che si fa vedere como uno sconosciuto molto attraente che le chiede informazione nel mezzo della notte o persino le fa delle avances.  E se sei in debito con lui, allora non ti fidare di nessuno, nemmeno di una fragile anziana, devi sempre cercare di fare il bravo con tutti. Elegba potrebbe essere quella persona e metterti alla prova. Meglio essere in debito con Satana in persona che con Elegba. Ma ora ti racconto di quando lui indossò vestiti da ballerina. Elegba si traveste da donna per conquistare il cuore di Oshun C'era una volta nella giungla una festa in cui erano presenti t

Obatala: protettore dei poveri, fornitore di ricchezza

Questa leggenda è tratta dal sacro Odu Ifa Idin Otua, conosciuto anche come Idin Atago. Obatalà aveva due schiavi in questa odu ifa, i cui nomi erano: Nini (che significa il ricco) e Aini (che significa il povero). Entrambi lavoravano sotto gli ordini di Obatalà da molti anni, ed erano in attesa che Obatalà un giorno li liberassi e magari gli benedissi con enormi richezze. Avevano aspettato per moltissimi anni, ma Obatalà non li aveva accontentati, così sono andati da un Babalawo per consultarsi affinché Obatalà esaudisse i loro desideri. Il Babalawo disse a entrambi di fare ebo affinché Obatalà esaudisse i loro desideri e disse anche a entrambi di essere molto laboriosi e di non prendere sul serio nulla di ciò che Obatalà diceva.  Nini, che era ormai già ricco, ma voleva di più da Obatalà, disse: "A cosa mi servirà fare l'ebo? Sono già ricco, l'unica cosa che voglio è la benedizione da parte di Obatalà, quindi non ho bisogno di fare alcun ebo o di ascoltare alcun consigli

Rogazione della testa, perché la si fa

Per chi non conosce la Santeria o il mondo spirituale Lukumì, il concetto di rogazione della testa può sembrare piuttosto strano. Tuttavia, prestare particolare attenzione al cranio (eledà) come sede di orì (angelo custode o sé superiore) è importante non solo per gli olosha, ma anche in altre religioni tradizionali africane come il Voodoo, dove il processo Lave Tete si concentra anch'esso sulla testa come centro di potere del corpo. Eledà è la sede dell'orì nel corpo, quindi è logico che gli si presti particolare attenzione, perché un orì squilibrato potrebbe causare difficoltà. Le ragioni sono molteplici e i casi in cui l'orì deve essere alimentato sono vari. Le ragioni principali rientrano in tre categorie: rafforzare, rinfrescare e riequilibrare l'orí. I due principali casi rituali che richiedono il kaworì eledà sono durante un'iniziazione e durante un rituale espiatorio; tuttavia, la rogazione della testa può far parte di un regime spirituale preventivo. Ci