Oshosi, orisha della caccia e della giustizia Oshosi non era un grande lavoratore. Consultò Orula. Sarebbe diventato re, e per fare e offrire ebò a Olofin chiese degli uccelli. Oshosi andò in cerca di Oggun e Shangò, chiese il fucile a Oggun e la polvere da sparo a Shangò. Si addentrò nella foresta e catturò gli uccelli che Orula aveva chiesto. Li portò a casa e sua madre notò che tra di loro c’era uno molto carino, lo avrebbe tenuto per se senza che Oshosi se ne accorgesse. Quando Orula controllò e vide che mancava un uccello lo disse a Oshosi. Egli prese il fucile in mano: " Yaloò yalò abeneka! Se è vero che manca un uccello che questo proiettile uccide il colpevole!>" Andò in piazza, sparò e sua madre cadde morta. nota: questa leggenda appartiene a Odì tonti Eyioko (7-2) e ci ricorda che l’orisha della giustizia non ha amici, quindi sarà sempre imparziale nei suoi giudizi. Ha ucciso sua madre per puro caso, seguendo l'etica della imparzialità.
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