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Come ascoltare la voce degli orishas

Shangò Entrare in contatto con gli orishas non è difficile, e tanto meno difficile è ascoltare la loro voce. Ricordo vecchi santeros che ti guardavano fisso e lanciavano sentenze con una sicurezza che lasciava perplessi. Alcuni potrebbero dire che parlava la loro esperienza, ma in realtà parlavano con la voce dei loro orishas. Potevano ascoltarli anche mentre facevano finta di dormire su di una sedia a dondolo o mentre fumavano il sigaro. Se sei in costante contatto con loro, è difficile che la tua vita sia costellata di eventi inattesi. Certamente, non è una cosa che raggiungono tutti. Ci vuole carattere ed una certa impassibilità che nella santeria chiamiamo "Iwà Pelè". Non ti aspettare che gli orishas parlino ad uno che per lingua ha un megafono. Dalla tua parte ci vuole discrezione, potrai rivelare solo quello che loro vorranno. Come arrivare a tale livello? Meditazione, orazione, concentrazione, umiltà. E credo di aver detto troppo. Chi non ha il dono, deve r

L'uomo che sentiva la voce di Ogun

Orisha Ogun, dio dei metalli Ogun è considerato il più grande degli santos, almeno nella zona centrale di Cuba, e anche il più potente degli orishas. É un essere che non riposa mai, nemmeno quando la notte è più fonda. Insieme a Yemayà, la madre del mondo, furono i primi a entrare in chiesa e per quello non c'è potere capace di contrastarli quando stanno insieme. E sono anche i primi ad arrivare in un wemilere. Il cantante deve essere bravo abbastanza per chiamare Yemayà per prima, per poi chiamare i suoi figli dicendo "com'è possibile che la madre del mondo sia sola a ballare questo tambor?" e Yemayá con la sua risata obbligherà gli altri ad assistere e il cantante farà piazza pulita scegliendo chi resta e chi va via. Speso basta un giro di canto perche restino Yemayà e Oggun, gli unici col coraggio di conquistare la terra e costruire per l'uomo, i più valorosi guerrieri. Se volevi sapere come stavano i tuoi figli, bastava chiederlo a Osain, a Elegba o a O