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Visualizzazione dei post con l'etichetta figlia

Il ripudio di una figlia, una leggenda degli Orisha

Yoko Yaddi era un prospero figlio di Shangò e, come succede in questi casi, Eshu lo accompagnava e lo aiutava in ogni occasione. Yoko Yaddi faceva spesso offerte a Eshu fino al momento in cui si sposò ed ebbe tre figli. La vita divenne complicata per lui, piena di impegni, non aveva tempo da dedicare allo svago. Troppi obblighi verso la famiglia. Col passare del tempo, smise di servire Eshu. I primi due figli erano molto simili a lui, ma la femmina non assomigliava a lui, ma solo alla madre. Yoko Yaddi arrivò a dire che non era sua figlia. La frase fu ripetuta così tante volte alla moglie che questa, stanca di tali insulti, si recò a casa di Mofa per scoprire perché il marito avesse ripudiato la figlia. Esaminando il suo destino, Mofa vide questo segno di ifà e le spiegò cosa pensava il marito. Eshu intervenne in difesa della ragazza e disse che se il padre non l'avesse amata da quel momento in poi l'avrebbe adottata come figlia propria e le avrebbe dato tutto il suo sostegno,

La ormai inguaribile malattia della palude.

La palude è un simbolo di vita, fecondità e quiete. Rappresenta un luogo di rigenerazione e di abbondanza, dove la vita è abbondante e dove i fiumi, le foreste e i laghi sono in armonia. Nella mitologia Yoruba, la dea della bellezza e della fecondità Oshun è spesso associata alle paludi e ai fiumi, e viene venerata come una fonte di vita e di prosperità. La sua energia creativa è vista come una forza vitale che nutre e rigenera la vita intorno a lei. La palude è anche associata a Oyà, la dea della morte e della trasformazione, che viene spesso rappresentata come una forza distruttrice e cambiante. La sua forza è vista come una parte necessaria della vita, poiché è necessaria per creare spazio per la crescita e la rigenerazione. La palude è molto importante nella cultura Yoruba, viene associata alla vita, alla fecondità e alla conclusione dei cicli. Viene venerata come un luogo di rigenerazione e di abbondanza, associato alle dee Oshun e Oyà, che rappresentano la bellezza e la vita da u

La figlia scomparsa di Obatalà

Obatalà aveva una figlia che vestiva di bianco, era vivace e molto curiosa. Decise che non l’avrebbe fatto uscire di casa, per paura che combinassi dei guai. Un giorno Obatalà uscì a fare delle compere. La bambina non avrebbe approfittato? Appena il padre si fu allontanato aprì la porta e uscì a scoprire cosa c’era in paese. Camminò e camminò e anche i campi volle guardare ma all’ora di tornare perse la strada e non tornò mai più. Obatalà vide la casa vuota e la tristezza e la disperazione presero il sopravvento. I domestici uscirono a cercare la bambina. Intanto lei vide una miniera di carbone. Tanti uomini che vi lavoravano cominciarono a uscire, erano sporchi di nero. Mentre passavano al suo fianco la coprirono con della polvere nera, e divenne nera. La bambina vide arrivare i domestici ma siccome lei voleva guardare cosa c’era dentro la miniera non disse niente. Loro non la riconobbero. La bambina si addentrò nell'oscurità e cadde dentro a un buco da dove non us

La figlia di Elegba

Elegba, dio del destino, l'imbroglione Una figlia di Elegba è arrivata a casa mia chiedendo aiuto per risolvere i suoi problemi, quelli col marito e l'amante che ha cercato di distruggere la pace matrimoniale costruita in quasi una decade di convivenza. Sembra quasi ironico, una figlia del dio della coscienza in una situazione del genere. Non voglio dire che loro siano immuni agli attacchi dal esterno, ma spesso queste donne sono dotate di una razionalità fuori dal comune, sono vivaci, autocritiche e con facilità trovano le risposte che cercano. Ma la vedo come un atto di fiducia di Elegba, sembra quasi che voglia mettermi alla prova. Non posso sbagliare niente. Obara tonti Odí apparve accompagnato di Irosun, di Ocana e di Ogundá. Ogun offriva protezione. Tutti segni di tradimento, di dispute, di invidie quando viene fuori osogbo. E i sintomi di inquietudine, insomnia e paranoia tipici del Odí Melli, segno dove la vendetta porta al omicidio, che peraltro ha segnato la ne