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La Storia Lucumi: Shango va da Obatala

Shangò ha potere sul fuoco, lo sputa dalla bocca  Shango incontra Osain e ne diventa figlioccio Sulla strada per il palazzo di Yemaya con Dada, Shangò vede uno strano uomo a cui mancano una gamba, un braccio e un occhio. Quando si videro l'un l'altro, non trovarono che fosse necessario scambiarsi delle parole. Osain disse: "Alafi (Re dei Re), prima che vengano i lunghi e sanguinosi giorni di guerra, con il mio aiuto sarai vittorioso. Potrai superare ogni nemico e ostacolo che dovrai affrontare". Con questa frase Osain diede una zucca a Shangò. All'interno c'erano gli elementi che erano sotto il suo dominio e lui era l'Orisha che governava la natura. All'interno della zucca c'era anche la capacità di sputare fuoco dalle sue labbra. Osain continuò "Questo è il tuo segreto, dovresti mettere le dita dentro e fare un segno di croce sulla lingua". In quel preciso momento Shangò imparò il suo lignaggio, si rese conto di essere la personificazio

La Storia Lucumì: Osain, il sesto figlio

Osain - Ọsanyin La nascita di Osain portò sulla terra dei benefici incommensurabili, poiché era l'Orisha a generare l'essenza energetica della vita animale e della vegetazione. Dalle piante conosceva ogni utilità magica e medica quindi tutte le medicine sulla terra sarebbero state preparate dalle piante. Alla fine sarebbe diventato il primo medico e sciamano nel regno di Olodumare. La vita sarebbe diventata più sopportabile e piacevole per i primi abitanti. Insieme alla conoscenza delle piante con lui arrivarono gli animali più utili nella quotidianità: Coide, il pappagallo cenerino Ecun, il leopardo Eya tutu, Il pesce dentice Aunko, la capra Ikole, l'avvoltoio e Abo, l'agnello Osain è anche ricordato per aver portato con sé l'albero più importante, quello dove gli orisha decisero di vivere: Araba (che a Cuba invece venne associata alla Ceiba) fino a quando costruirono le prime case. Quel albero tuttora fa da alloggio per tante divinità tra cui Ob

Il potere magico dell'uomo storpio

Osain, fonte del potere magico yoruba, padrone delle piante Shangò era perso nella foresta quando sentì la voce rauca di qualcuno che chiedeva aiuto. Spaventato si guardò intorno e vide un uomo bagnato in sangue sdraiato tra le erbacce. Aveva perso una gamba ed un braccio, sopra l’occhio destro una ferita perdeva del liquido. Shangò mise all’uomo seduto contro l’albero e si buttò nel buio verdore della rigogliosa foresta in cerca di delle piante medicinali. Quando lo storpio si svegliò gli chiese, chi sei?, come ti chiami? —Sono  Shangò, mi ero perso e non trovavo l’uscita del bosco. Ho sentito i tuoi lamenti ed ho fatto il possibile per salvarti. Dopo aver sentito le parole di generosità di Shangò il misterioso uomo mutilato disse: —Te ne sono grato. Il mio nome è Osain, sono il padrone della foresta e di tutte le piante. Abito nei boschi e spesso dormo tra i rami degli alberi, e come hai visto son caduto. Tanti uomini vengono da me a prendersi quel che vogliono