Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta oggunda

La disputa dei pescatori

Pescatore del Benin Povero e senza cibo da mangiare, Oggundà fu a pescare nel laghetto di un uomo. C’era anche un altro pescatore senza permesso che buttava in acqua da ore la rete da pesca ma purtroppo non riusciva catturare alcun pesce.  Oggundà buttò l’amo in acqua e dopo qualche istante un pesce enorme tirava la lenza. Lo tirò fuori e felice si compiaceva della fortuna avuta. L’altro pescatore, preso dall’invidia, si avvicinò a Oggundà per reclamare il suo diritto sul pesce. Doveva consegnarglielo. Erano ore che buttava dell’esca, quindi era stato grazie al suo sforzo che lui l’aveva attirato. —Quel pesce è mio —disse il pescatore con la rete. —Ma io l’ho catturato col mio amo —rispose Oggundà. Non arrivavano ad un accordo. In quel momento arrivò il proprietario del laghetto. —Il pesce è mio, visto che è mio anche il laghetto. I pescatori non capirono alcuna ragione e litigarono anche col proprietario. Divenne un caos, persino il filo dei coltelli volava per aria. Olofin co

Il cane del despota

Il cane di Oggunda mette in pericolo il padrone Eururè avrebbe dovuto fare ebò col suo cane, ma sempre rimandava. Despota e con le tasche bucate, spesso maltrattava i suoi compagni. Non tardò in guadagnarsi l’odio di tutti in paese che organizzarono il modo di dargli una lezione. Appena lo vedevano gli correvano dietro coi bastoni e i sassi in mano, pronti a colpire. Eururè dovette correre a nascondersi tra gli alberi. Trovò un grosso vaso in terracotta e si infilò dentro, lasciando fuori il cane. Il cane cominciò a sentire fame, suo padrone non sembrava voler uscire dal vaso. Affamato tornò in paese a trovare qualcosa da mangiare. I nemici di Eururè capirono di chi fosse quel cane, gli diedero un pezzo di carne e appena fu soddisfatto tornò dal suo padrone. Lo seguirono e scoprirono Eururè dentro al vaso in terracotta. Lo tirarono fuori e lo uccisero. nota: questa leggenda appartenente al corpo mistico di Oggundà, ci insegna che in tempo di guerra non dobbiamo salvare s