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Visualizzazione dei post con l'etichetta rogazione

Rogazione della testa, perché la si fa

Per chi non conosce la Santeria o il mondo spirituale Lukumì, il concetto di rogazione della testa può sembrare piuttosto strano. Tuttavia, prestare particolare attenzione al cranio (eledà) come sede di orì (angelo custode o sé superiore) è importante non solo per gli olosha, ma anche in altre religioni tradizionali africane come il Voodoo, dove il processo Lave Tete si concentra anch'esso sulla testa come centro di potere del corpo. Eledà è la sede dell'orì nel corpo, quindi è logico che gli si presti particolare attenzione, perché un orì squilibrato potrebbe causare difficoltà. Le ragioni sono molteplici e i casi in cui l'orì deve essere alimentato sono vari. Le ragioni principali rientrano in tre categorie: rafforzare, rinfrescare e riequilibrare l'orí. I due principali casi rituali che richiedono il kaworì eledà sono durante un'iniziazione e durante un rituale espiatorio; tuttavia, la rogazione della testa può far parte di un regime spirituale preventivo. Ci

Eyioko, il coltivatore malato

Eyioko, il coltivatore malato Un uomo malato e povero andò in cerca di fortuna. Arrivò alla fattoria di un ricco coltivatore che gli diede lavoro. Era un uomo ambizioso e diffidente, spesso controllava cosa facevano i suoi operai. Per quell'uomo le cose andarono bene, e come ringraziamento diede da mangiare al suo eledà . Fece una rogazione con due noci di cocco, due uova e due ceri. Arrivata la notte andò a seppellirla. Siccome il padrone lo sta sorvegliando, lo vide aprire un buco per terra. Gli sembrò che nascondeva qualcosa. Il mattino seguente l’uomo stranamente si mostrava allegre e cantaba: Eyioko temi ten shishè mo yi mo kun. Eyioko temi ten toto diè omo okomo yewaroloko omò araokò. Non ebbe dei dubbi, aveva rubato qualcosa e lo fece prendere dalle guardie a cui indicò il posto dove nascondeva il bottino. Scavarono, ma trovarono la rogazione anziché del denaro. Il padrone dovette chiedere scuse e compensarlo per le ingiurie. Ma siccome non aveva denaro abba