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Visualizzazione dei post da maggio, 2014

Il capo del vodu: il Barone del Cimitero

Santo Elia, il Barone del Cimitero Il Barone del Cimitero è il signore dei cimiteri: veglia sui morti una volta che sono stati interrati. La leggenda vuole che sia il primo morto sepolto in un camposanto. Quando si deve eseguire un rituale magico all’interno di un cimitero è al Barone del Cimitero che bisogna rivolgersi, invocando il suo concorso e chiedendogli permesso. Viene sincretizzato con Sant’Elìa del Monte Carmelo . Durante le possessioni di Barone il corpo del cavallo (medium) è messo fuori combattimento, resta sdraiato al suolo, rigido, come fosse morto. Il ventre si gonfia emettendo gorgoglii e talvolta emette schiuma dalla bocca. Alle domande risponde con movimenti affermativi o negativi della testa. Gli vengono poste attorno quattro candele a formare una croce e gli astanti recitano orazioni cattoliche come il Padre Nostro o l’Ave Maria. È un Lwà di grande potere, a Santo Domingo è posto a capo di tutte le 21 Divisioni che comporrebbero il pantheon del

Sacerdote ordinario o potente sacerdote?

Il rapporto che si crea tra il sacerdote della santeria ed il suo orisha tutelare è basilare per lo sviluppo del potere magico (ashè) e della chiaroveggenza. É una specie di solidarietà che va sostenuta principalmente dalla parte del sacerdote, con iniziativa e creatività. Il sacerdote non ha la prerrogativa di ottenere l'immediata attenzione di quel orisha, visto che lui non è l’unico sacerdote in vita. Al momento della iniziazione lui ha ottenuto dal orisha parte del suo ashe, un piccolo seme, che va coltivato nel tempo. Ma se rimane un semplice adoratore dell’immagine oppure crede che abbia ricevuto un soprammobile con dei poteri soprannaturali, sbaglia. L’orisha che viene consacrato nella carne, nel sangue e nei sassi del ricettacolo magico è una garanzia di salute ma non solo. Se si vuole attraversare il sottile confine tra una esistenza ordinaria e quella dove abbiamo un alleato quasi omnipotente che legge nella nostra mente basta conquistarlo come si fa con uno sco

Metresili, la Mater Dolorosa

Metresilì o Ezili Freda, il loa del lusso e l'amore puro La Mater Dolorosa del Monte Calvario , nel vodù dominicano, è la Metresilì , la Metresa (signora) per antonomasia. A Santo Domingo Metresilì è una signora dell’alta società, elegante, raffinata, esigente, cura i particolari al limite del maniacale. Nelle feste è sempre la prima ad arrivare e la prima ad andarsene, perché non ama né la confusione né gli odori aromatici dei sigari o del rum. Se beve, lo fa solo con bevande costose, champagne, amaretto (bagnandosi appena le labbra) o con refresco rosso. Metresilì adora il lusso e pretende che le vengano offerte cose belle e costose. Elegante e raffinata, è considerata la Consorte, nel senso più sociale del termine, di Ogùn Balendyò , San Giacomo il Maggiore , e l’immagine di questo santo è sempre presente sugli altari a fianco di questa entità. Metresilì è l’esatto opposto di Anaisa , è mistica, pura e delicata. Vive nella ricchezza e nel lusso dell’alt

Chi è Ogun, il loa stratega

San Giacomo Maggiore, Santiago Matamoros, Ogun San Santiago Matamoros (oppure San Giacomo il Maggiore , la cui festa cade il 25 luglio) è sicuramente uno dei santi più venerati e ed invocati per risolvere qualsiasi problema. In misterio è chiamato Ogùn Balendyò ed è il più famoso degli Ogun. Nel mito è il compagno di Metresili Ancopié (la Virgen Dolorosa del Monte Calvario) e viene considerato un Loà guaritore. Si invoca insieme a Metresilì quando si desidera trovare fortuna in terra straniera (patrono dei viaggiatori) e con la sua spada può spezzare ogni tipo di contrarietà. Per questo le persone che emigrano all’estero si rivolgono a lui per ottenere aiuti pratici e per allentare la burocrazia. Si invoca anche per vincere al gioco d’azzardo, ma la sua specialità sono le guarigioni spirituali. Si dice che sia così forte il legame tra Ogun Balendyò e Metresilì che se il devoto li tiene insieme nel suo personale altare, sia garantita la sua stabilità matrimoniale

Candelo, il loa del fuoco

San Carlo Borromeo, Candelo Sedifè nel vodu dominicano San Carlo Borromeo, arcivescovo di Milano in misterio prende il nome di Candelo Sedifè; la sua festa è il 4 novembre. È uno dei santi maggiormente venerati nel vodù dominicano ed è legato al fuoco. Durante le possessioni cammina sulle fiamme senza bruciarsi e con esse ripulisce i suoi devoti. Viene invocato per risolvere situazioni lavorative, contro i nemici e per trionfare. La mitologia di Candelo è ricca di aneddoti. Se per alcuni fu il compagno di Candelina (Virgen de la Candelaria), altre leggende raccontano che Candelo fosse uno schiavo dalla pelle scura che lavorava in una piantagione come tagliatore di canna da zucchero e nelle raffinerie di alcol. Candelo ha un affetto tutto speciale per la sua “compagna” spirituale Candelina (Virgen de la Candelaria), negli altari le immagini di questi santi sono messe l’una vicino all’altro. Secondo alcuni Candelina non è la compagna di Candelo, il loro sarebbe un rappo

Belie Belcan, il lwa piu veloce

Il glorioso Principe delle Milizie Celesti in misterio si chiama Aun Belié Belcan Toné, ma viene comunemente chiamato Belié (ariete). È un Lwà molto antico, legato agli elementi aria e fuoco. È il compagno spirituale di Anaisa Pyé. Viene generalmente invocato contro i nemici e per liberare dal male, ma la sua forza può essere diretta ad ogni genere di scopo: favorisce gli introiti e propizia ogni genere di affare e di trattativa. Combatte i demoni ed è un potente esorcista. Nel sincretismo viene rappresentato naturalmente con San Michele Arcangelo e il suo  significato esoterico è Vittoria. Spezza ogni tipo di fattura. A livello esoterico agisce con molta sollecitudine ed i risultati delle richieste fatte a questo lwà sono sempre molto rapidi. Si dice che è molto piccolo, zoppica ed ha un cuore dolcissimo. Belié ama i sigari di marca, il caffè caldo ed il buon whiskey (in particolare il Johnny Walker Gold Label). I liquori che gli si offron

Anaisa, la santa che regge l'amore, la pulizia di casa ed i profumi

Sant'Anna, conosciuta anche come Anaisa Pie nel vodu dominicano Sant’Anna, nella tradizione cattolica, è la madre della Vergine Maria; in misterio diviene Anaisa Pyé e rappresenta la gioia e l’allegria. Nel mito è la compagna del lwà Belié, per questo motivo sul suo altare la sua immagine è sempre affiancata a quella di San Michele Arcangelo, con cui è sincretizzato questo lwà. Adora ballare, ridere, scherzare e fumare sigarette di marca, specialmente sigarette al mentolo, con filtro. Si invoca Anaisa per l’amore, per il denaro, per la seduzione e per portare ogni tipo di benedizione. È la compagna di Belié , certamente, ma le si attribuiscono diversi flirt. E non potrebbe essere altrimenti, bella e spregiudicata è l’archetipo della donna affascinante e seduttrice, le piacciono gli uomini e non lo nega. Adora venire corteggiata e ricoperta di attenzioni. Si dice che abbia molte " vueltas ", ossia manifestazioni, che abbracciano tutte le possibili vari

Come aprire le porte con Papà Legba

Sant'Antonio di Padova, Papà Legba, Legba o Elegba Sant’Antonio è uno dei santi più venerati ed amati della tradizione cattolica. Nel vodù dominicano Sant’Antonio è Papa Legba , il santo che permette la comunicazione tra i vari mondi ed i vari piani dello spirito. Senza il suo aiuto è impossibile comunicare coi "misteri", per questo viene invocato prima di tutti gli altri ed a lui si chiede di “aprire le porte” al mondo degli spiriti. Nel Vodù viene rappresentato come un vecchio che si trascina lungo la strada appesantito dagli anni, pipa in bocca, un macoutte (sacca per contenere cibarie) sulle spalle, appoggiato a un bastone, quel bastone che rappresenta l’asse cosmico o la Croce (sacro legno) di Gesù Cristo”. La sua festa cade il 13 giugno ed il giorno della settimana in cui viene onorato, nel vodù dominicano è il martedì, il primo giorno dei santi, dal momento che il lunedì, primo giorno della settimana, è dedicato ai morti ed ai Ghedè. Gli si off