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Il capo del vodu: il Barone del Cimitero

Santo Elia, il Barone del Cimitero Il Barone del Cimitero è il signore dei cimiteri: veglia sui morti una volta che sono stati interrati. La leggenda vuole che sia il primo morto sepolto in un camposanto. Quando si deve eseguire un rituale magico all’interno di un cimitero è al Barone del Cimitero che bisogna rivolgersi, invocando il suo concorso e chiedendogli permesso. Viene sincretizzato con Sant’Elìa del Monte Carmelo . Durante le possessioni di Barone il corpo del cavallo (medium) è messo fuori combattimento, resta sdraiato al suolo, rigido, come fosse morto. Il ventre si gonfia emettendo gorgoglii e talvolta emette schiuma dalla bocca. Alle domande risponde con movimenti affermativi o negativi della testa. Gli vengono poste attorno quattro candele a formare una croce e gli astanti recitano orazioni cattoliche come il Padre Nostro o l’Ave Maria. È un Lwà di grande potere, a Santo Domingo è posto a capo di tutte le 21 Divisioni che comporrebbero il pantheon del ...

Sacerdote ordinario o potente sacerdote?

Il rapporto che si crea tra il sacerdote della santeria ed il suo orisha tutelare è basilare per lo sviluppo del potere magico (ashè) e della chiaroveggenza. É una specie di solidarietà che va sostenuta principalmente dalla parte del sacerdote, con iniziativa e creatività. Il sacerdote non ha la prerrogativa di ottenere l'immediata attenzione di quel orisha, visto che lui non è l’unico sacerdote in vita. Al momento della iniziazione lui ha ottenuto dal orisha parte del suo ashe, un piccolo seme, che va coltivato nel tempo. Ma se rimane un semplice adoratore dell’immagine oppure crede che abbia ricevuto un soprammobile con dei poteri soprannaturali, sbaglia. L’orisha che viene consacrato nella carne, nel sangue e nei sassi del ricettacolo magico è una garanzia di salute ma non solo. Se si vuole attraversare il sottile confine tra una esistenza ordinaria e quella dove abbiamo un alleato quasi omnipotente che legge nella nostra mente basta conquistarlo come si fa con uno sco...

Metresili, la Mater Dolorosa

Metresilì o Ezili Freda, il loa del lusso e l'amore puro La Mater Dolorosa del Monte Calvario , nel vodù dominicano, è la Metresilì , la Metresa (signora) per antonomasia. A Santo Domingo Metresilì è una signora dell’alta società, elegante, raffinata, esigente, cura i particolari al limite del maniacale. Nelle feste è sempre la prima ad arrivare e la prima ad andarsene, perché non ama né la confusione né gli odori aromatici dei sigari o del rum. Se beve, lo fa solo con bevande costose, champagne, amaretto (bagnandosi appena le labbra) o con refresco rosso. Metresilì adora il lusso e pretende che le vengano offerte cose belle e costose. Elegante e raffinata, è considerata la Consorte, nel senso più sociale del termine, di Ogùn Balendyò , San Giacomo il Maggiore , e l’immagine di questo santo è sempre presente sugli altari a fianco di questa entità. Metresilì è l’esatto opposto di Anaisa , è mistica, pura e delicata. Vive nella ricchezza e nel lusso dell’alt...

Chi è Ogun, il loa stratega

San Giacomo Maggiore, Santiago Matamoros, Ogun San Santiago Matamoros (oppure San Giacomo il Maggiore , la cui festa cade il 25 luglio) è sicuramente uno dei santi più venerati e ed invocati per risolvere qualsiasi problema. In misterio è chiamato Ogùn Balendyò ed è il più famoso degli Ogun. Nel mito è il compagno di Metresili Ancopié (la Virgen Dolorosa del Monte Calvario) e viene considerato un Loà guaritore. Si invoca insieme a Metresilì quando si desidera trovare fortuna in terra straniera (patrono dei viaggiatori) e con la sua spada può spezzare ogni tipo di contrarietà. Per questo le persone che emigrano all’estero si rivolgono a lui per ottenere aiuti pratici e per allentare la burocrazia. Si invoca anche per vincere al gioco d’azzardo, ma la sua specialità sono le guarigioni spirituali. Si dice che sia così forte il legame tra Ogun Balendyò e Metresilì che se il devoto li tiene insieme nel suo personale altare, sia garantita la sua stabilità matrimoniale...

Candelo, il loa del fuoco

San Carlo Borromeo, Candelo Sedifè nel vodu dominicano San Carlo Borromeo, arcivescovo di Milano in misterio prende il nome di Candelo Sedifè; la sua festa è il 4 novembre. È uno dei santi maggiormente venerati nel vodù dominicano ed è legato al fuoco. Durante le possessioni cammina sulle fiamme senza bruciarsi e con esse ripulisce i suoi devoti. Viene invocato per risolvere situazioni lavorative, contro i nemici e per trionfare. La mitologia di Candelo è ricca di aneddoti. Se per alcuni fu il compagno di Candelina (Virgen de la Candelaria), altre leggende raccontano che Candelo fosse uno schiavo dalla pelle scura che lavorava in una piantagione come tagliatore di canna da zucchero e nelle raffinerie di alcol. Candelo ha un affetto tutto speciale per la sua “compagna” spirituale Candelina (Virgen de la Candelaria), negli altari le immagini di questi santi sono messe l’una vicino all’altro. Secondo alcuni Candelina non è la compagna di Candelo, il loro sarebbe un rappo...

Belie Belcan, il lwa piu veloce

Il glorioso Principe delle Milizie Celesti in misterio si chiama Aun Belié Belcan Toné, ma viene comunemente chiamato Belié (ariete). È un Lwà molto antico, legato agli elementi aria e fuoco. È il compagno spirituale di Anaisa Pyé. Viene generalmente invocato contro i nemici e per liberare dal male, ma la sua forza può essere diretta ad ogni genere di scopo: favorisce gli introiti e propizia ogni genere di affare e di trattativa. Combatte i demoni ed è un potente esorcista. Nel sincretismo viene rappresentato naturalmente con San Michele Arcangelo e il suo  significato esoterico è Vittoria. Spezza ogni tipo di fattura. A livello esoterico agisce con molta sollecitudine ed i risultati delle richieste fatte a questo lwà sono sempre molto rapidi. Si dice che è molto piccolo, zoppica ed ha un cuore dolcissimo. Belié ama i sigari di marca, il caffè caldo ed il buon whiskey (in particolare il Johnny Walker Gold Label). I liquori che gli si of...

Anaisa, la santa che regge l'amore, la pulizia di casa ed i profumi

Sant'Anna, conosciuta anche come Anaisa Pie nel vodu dominicano Sant’Anna, nella tradizione cattolica, è la madre della Vergine Maria; in misterio diviene Anaisa Pyé e rappresenta la gioia e l’allegria. Nel mito è la compagna del lwà Belié, per questo motivo sul suo altare la sua immagine è sempre affiancata a quella di San Michele Arcangelo, con cui è sincretizzato questo lwà. Adora ballare, ridere, scherzare e fumare sigarette di marca, specialmente sigarette al mentolo, con filtro. Si invoca Anaisa per l’amore, per il denaro, per la seduzione e per portare ogni tipo di benedizione. È la compagna di Belié , certamente, ma le si attribuiscono diversi flirt. E non potrebbe essere altrimenti, bella e spregiudicata è l’archetipo della donna affascinante e seduttrice, le piacciono gli uomini e non lo nega. Adora venire corteggiata e ricoperta di attenzioni. Si dice che abbia molte " vueltas ", ossia manifestazioni, che abbracciano tutte le possibili vari...

Come aprire le porte con Papà Legba

Sant'Antonio di Padova , Papà Legba , Legba o Elegba Sant’Antonio è uno dei santi più venerati ed amati della tradizione cattolica. Nel vodù dominicano Sant’Antonio è Papa Legba , il santo che permette la comunicazione tra i vari mondi ed i vari piani dello spirito. Senza il suo aiuto è impossibile comunicare coi "misteri", per questo viene invocato prima di tutti gli altri ed a lui si chiede di “aprire le porte” al mondo degli spiriti. Nel Vodù viene rappresentato come un vecchio che si trascina lungo la strada appesantito dagli anni, pipa in bocca, un macoutte (sacca per contenere cibarie) sulle spalle, appoggiato a un bastone, quel bastone che rappresenta l’ asse cosmico o la Croce (sacro legno) di Gesù Cristo”. La sua festa cade il 13 giugno ed il giorno della settimana in cui viene onorato, nel vodù dominicano è il martedì, il primo giorno dei santi, dal momento che il lunedì, primo giorno della settimana, è dedicato ai morti ed ai Ghedè. Gli ...

Ventaglio di piume per Oshun

Oshun con ventaglio di piume di pavone Ho dovuto aspettare quasi due mesi per avere questo ventaglio di piume di struzzo e pavone. Oshun dovrebbe sentirsi più che soddisfatta. Ogni tanto bisgona farla sentire omaggiata, perche in fondo le donne sono così e si sa... Oshun è la più femmina di tutte le divinità del Africa occidentale. Nella foto non si vede, ma sotto i suoi panni si trovano degli specchi, pettini, profumi, braciali, profumi, stecche di cannela, olio di rosa. Se io fosse nato donna, sarei in continua competizione con lei. Ma tornando al ventaglio, credevo che fosse una creazione britannica. Invece viene dal Ohio, negli Stati Uniti. Ma in Europa, gli artigiani stanno scomparendo?

Il panno rosso di Asowano

Un'altra delle mie creazioni per migliorare l'immagine degli orishas. Questa volta non solo per dargli bellezza, ma anche per compiere un traguardo. Sono dieci anni che Aganju mi disse di fare questo panno con delle conchiglie e del tessuto rosso. Avrei dovuto coprire con esso Shangò e poi Asowano, a modo di premio, come se fosse una corona, una bandiera. Non a caso Aganju mi fece la richiesta nel Oddu Iroso tonti Obbara, dove si dice che un Re non deve trascinare per terra la sua corona, ma indossarla.  Ancora non ho finito di decorare il panno rosso.  Mi ci vorrà del tempo. E proprio in questo periodo di lavoro ho tantissimo. Piume di quaglia, conchiglie, tessuti, colori. Questo è un laboratorio, non più una casa.

Oshun senza panni

Oshun Ibu Akuaro Oggi niente panni, centrotavola o tessuti vari per coprire Oshun. C'è caldo, un sole meraviglioso e non di direbbe che é primo novembre nella bassa padana. Si dice che lei gradisce essere al centro dell'attenzione quindi meglio spoglia, solo gioielli, miele e profumo. Ricordo le parole di mio padrino. Secondo lui Oshun é stata una donna piena di sofferenze e sacrifici. É arrivata al punto di accettare di essere schiava piuttosto che negare un tetto ed un pasto ai suoi figli. Quindi ogni cosa che si faccia per renderla allegre sarà ben ricompensata. Ps.: purtroppo ora la casa é piena di api, sono attirate dal profumo del miele e da Oshun, la loro regina

Ibu Akuaro: la regina saggia e fredda

Sono arrivate le piume di quaglia, da Cuba. Ora non mi resta che armarmi di santa pazienza e colla e cominciare ad incollare le piume alla rete di Oshun. Secondo la leggenda, questa Oshun fu protetta dal freddo con le poche cose che aveva Oshosi: una rete da pesca e le piume delle quaglie con cui aveva nutrito la dea. Col passare del tempo lei ritrovò la allegria e voglia di vivere, ancora una volta. Lui le dimostrò che anche quando pensi che il mondo ti cade addosso se qualcuno ti ama veramente, sarà pronto a fartelo capire coi gesti. Diventarono marito e moglie e lei tornò ad essere regina. Ma stavolta più saggia e fredda che mai. Su Oshun Ibu Akuaro si dicono tante cose riguardo alla sua vita trascorsa all'interno di una grotta. Di come venne trovata tremante e sanguinante mentre sfuggiva dai suoi nemici. Fu salvata da Oshosi, altri dicono che da Shango, e qualcuno dice che fu protetta da entrambi. Che fossero i loro amanti? Può darsi. La essenza di questa Oshun v...

Finalmente la corona

Altare a Oshun Ibu Akuaro L'avevo ordinata quasi tre settimane fa. Sarebbe arrivata dal Messico verso i primi di ottobre, invece la dogana ha avuto qualcosa da dire. Credevano che fosse oro?  Ora dona regalità a Oshun.

Oshun, regina di casa mia

Oshun Ibu Akuaro con la sua rete Dopo tante richieste, tanta ricerca e tanta pigrezza da parte mia ho capito che Oshun non va trattata come i santi cattolici a cui si chiede le grazie è una volta concesse si comincia il ringraziamento. Con questa orisha funziona al contrario. Oshun va conquistata, innamorata, trattata come i a diva, profumata come una ragazzina. Quando é soddisfatta, le sue benedizioni non conoscono limiti. 

Oyá, la madre del caos

 Stamattina ho potuto sentire il potere di  Oyà . Stavo lavando le sue pietre di ogni residuo di un sacrificio che le avevo offerto ieri insieme ad una sua figlia, una Omo  Oyà  non ancora iniziata. Nel frattempo ho avuto qualche scambio verbale con qualcuno, un dialogo quasi litigioso, e all'improvviso é iniziato il temporale mattutino che ha devastato la zona dove abito. Tuoni, lampi, vento, grandine. Tutti i segni furiosi della dea. Ho finito di lavarla. L'ho profumata con acqua di rosa. L'ho pregata di stare calma, lei è la portatrice dei cambiamenti più tragici nella storia del mondo. Ho imparato che quando si sta vicino a lei non bisogna "stimolare" il suo istinto naturale. Oyà  viene definita "Madre del Caos", in quanto propiziatrice di cambiamenti e spesso di devastazioni; forse per questa ragione è considerata signora di quel  fuoco , che spesso tiene in mano nelle sue rappresentazioni. Inoltre è anche dea " guerriera ", patro...

Yemaya, la madre del mondo

Rappresentazione della danza di Yemayà Yemaya , la madre del mondo, ha vissuto diverse volte tra gli uomini. L'energia più prolifica di tutte ha sempre mantenuto un costante rapporto con la realtà umana, essendone protagonista il più delle volte, finché il numero degli orishas "viventi" era tale da rendere questo pianeta un posto sicuro per la incubazione di nuove "teste selezionate". Yemaya Ibu Okoto è una delle tante Yemaya che ricevono i sacerdoti. Al momento dell'iniziazione nel sacerdozio si riceve la madre ancestrale, ma dopo che lei si è nutrita coi sacrifici animali offerti le viene chiesto quale è il suo cammino, il suo avatar, ossia in che modo possiamo capire il suo carattere e temperamento. Lei risponde con l'oracolo del diloggun, quello delle conchiglie consacrate al suo culto, e dice come possiamo identificarla. La mia Yemaya ha risposto subito: Ibu Okoto , la piratessa, la sirena che origlia, la donna avida di contrasti. Il suo ...

La figlia di Elegba

Elegba, dio del destino, l'imbroglione Una figlia di Elegba è arrivata a casa mia chiedendo aiuto per risolvere i suoi problemi, quelli col marito e l'amante che ha cercato di distruggere la pace matrimoniale costruita in quasi una decade di convivenza. Sembra quasi ironico, una figlia del dio della coscienza in una situazione del genere. Non voglio dire che loro siano immuni agli attacchi dal esterno, ma spesso queste donne sono dotate di una razionalità fuori dal comune, sono vivaci, autocritiche e con facilità trovano le risposte che cercano. Ma la vedo come un atto di fiducia di Elegba, sembra quasi che voglia mettermi alla prova. Non posso sbagliare niente. Obara tonti Odí apparve accompagnato di Irosun, di Ocana e di Ogundá. Ogun offriva protezione. Tutti segni di tradimento, di dispute, di invidie quando viene fuori osogbo. E i sintomi di inquietudine, insomnia e paranoia tipici del Odí Melli, segno dove la vendetta porta al omicidio, che peraltro ha segnato la ne...

Messaggere che agiscono di notte

Questa è la finestra di un appartamento al secondo piano. Ci abita una famiglia di indiani. Mettono le scarpe ad asciugare fuori, la notte. O semplicemente hanno dimenticato che erano già asciutte. Ma non sono le scarpe quelle che hanno chiamato il mio interesse, bensì la cera sciolta al suo fianco. A quanto pare hanno dedicato un po' di luce a qualche divinità hindu. Qualche spirito che visita le famiglie che dedicano loro un po' di attenzione e ricambia con qualche favore. Esattamente come succede con noi, discendenti del culto agli orishas africani. Non posso offrire dettagli sulla divinità in questione, quella che vola per aria e visita i devoti, come un volatile che si ferma nei davanzali. Chi ne sa qualcosa, sa già di chi parlo. Sono le messaggere che agiscono specialmente la notte, ma anche durante il giorno. Le streghe che volano la notte a fare giustizia, portare i messaggi dall'altra dimensione, uccelli neri come corvi che quando comincia a spuntare il sole...

Quando un amico chiede aiuto

Yemayà Arriva sempre il momento terribile della vita in cui un amico ti chiede di salvarlo, di mettere alla prova quello che hai imparato. In quel momento hai una sola soluzione: trovare una risposta atendible. Ci voleva il mio contributo, ero fuori dalla situazione. Ero un canale pulito per capire i messaggi che potrebbero arrivare e di altri stregoni non ci fidavamo. Lei voleva annullare la negatività del suo coinquilino e non sapeva in che modo Yemayà le avrebbe dato una mano, non riusciva a sentirla. Abbiamo creato una pseudo sessione di ricerca spirituale: fiori di itabo, colonia, bicchieri con acqua profumata, sigari, meditazione e le preghiere di un vecchio libro. Ad occhi chiusi e testa bassa lei chiedeva aiuto, io mi estraniavo. Assaporai meglio l'aroma del sigaro, le note della colonia, rilassai le pupile e guardai attraverso l'acqua del bicchiere. Il silenzio serve da filo conduttore per arrivare allo stato di vigilia controllata in cui qualsiasi bagliore d...

Corrente di vita

Arrivato a Genova mi parve che il miracolo a cui aspiravo stese per compiersi (...) Ancora in pieno giorno mi distesi stanco morto sopra un duro giaciglio aspettando il sonno agognato. Il sonno però non venne. Caddi invece in una specie di dormiveglia nel quale ebbi improvisamente la sensazione di sprofondare in una forte corrente di acqua. Il suo mormorio mi si determinò ben presto come un suono musicale e precisamente come un accordo in bi bemolle maggiore dissolto in arpeggi continuamente ondeggianti. Questi arpeggi si configurarono in forme melodiche sempre più mosse ma senza mai uscire dalla triade pura di bi bemolle che con la sua continuità pareva prestare una significazione infinita al elemento in cui io sprofondavo. Subito riconobbi che mi si era svelato il preludio orchestrale de L'oro del Reno il quale io portavo in me senza ancora averlo potuto distinguere realmente. E rapidamente compresi anche quale era la mia condizione. Non dal esterno, dai viaggi, ma solo dal mi...