Quando un amico chiede aiuto

Yemayà

Arriva sempre il momento terribile della vita in cui un amico ti chiede di salvarlo, di mettere alla prova quello che hai imparato. In quel momento hai una sola soluzione: trovare una risposta atendible. Ci voleva il mio contributo, ero fuori dalla situazione. Ero un canale pulito per capire i messaggi che potrebbero arrivare e di altri stregoni non ci fidavamo. Lei voleva annullare la negatività del suo coinquilino e non sapeva in che modo Yemayà le avrebbe dato una mano, non riusciva a sentirla.

Abbiamo creato una pseudo sessione di ricerca spirituale: fiori di itabo, colonia, bicchieri con acqua profumata, sigari, meditazione e le preghiere di un vecchio libro. Ad occhi chiusi e testa bassa lei chiedeva aiuto, io mi estraniavo. Assaporai meglio l'aroma del sigaro, le note della colonia, rilassai le pupile e guardai attraverso l'acqua del bicchiere.

Il silenzio serve da filo conduttore per arrivare allo stato di vigilia controllata in cui qualsiasi bagliore di luce è un messaggio o uno scatto che produce immagini davanti al nostro sguardo.

Alla fine il "servizio" è stato suggerito non so da chi, non c'era voce solo immagini ed il dubbio di capire con certezza. Era Yemayà? Non ci pensai nemmeno e cominciai a domandare al mio interlocutore, le sue risposte uscivano chiare attraverso le carte che tiravo fuori dal mazzo di tarocchi come un matto. Il contatto era già stabilito e non si poteva perdere fluidità.

Lei avrebbe dovuto incidere il nome di lui su sette accendini in legno, farli bruciare e depositarli in una tazza di cafe, davanti a Yemayà. Poi avrebbe dovuto aggiungere tre grani di pepe e qualche spruzzi di rhum invecchiato, a volontà. Il passare del tempo avrebbe fatto sciogliere ogni intento negativo e alla fine anche l'acqua del rhum si sarebbe dissolta nel aria.

Il messaggero ha avvertito che lui pagherà con la sua salute per i mali occasionati alla sacerdotessa della dea dei mari. E non pronuncerà più una parola di odio nei suoi confronti.

Nota: queste esperienze si possono vivere tramite meditazione e con un dialogo con la divinità. Per maggiore spiegazione consultate cosa interpretare nella fiamma di una candela.