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Oshun, il fiume che scorre nelle vene

Quando nacque Oshun , il sangue iniziò a scorrere nelle vene degli abitanti del regno. Oloddumare disse: "finché ci sia vita lei sarà nel sangue come le acque di un fiume e farà in modo che non si fermino mai queste acque nell'umanità". Qui sta l'importanza fondamentale di questo  Orisha . Il suo nome vuol dire "si muove" che è sinonimo di "è in vita". Oshun è la stessa esistenza, la voglia di andare avanti, la voglia di vivere e di godere i regali della vita, compresa la vecchiaia. I canti antichi dicono che il regalo più bello che possa fare Oshun consista nel farti arrivare alla vecchiaia cerchiato del rispetto dei tuoi discendenti. I Yoruba credono che il pianeta sia stato formato insieme agli elementi e attraverso l'evoluzione si sia sviluppata la razza umana. Che ogni Orisha portasse con sé alcuni elementi necessari secondo somiglianze con le teorie scientifiche. Gli Yoruba fecero un ulteriore passo, credendo che ogni elemento si anima

La Storia Lucumì: l'arrivo di Oshun

Fiume sacro di Oshun, in Nigeria A differenza di oggi in quei tempi antichi la vita era rispettata. Con la nascita di Orula si presentò un grave problema poiché fu attraverso lui che il mondo venne a conoscenza della possibilità della morte come condanna e questa presa d'atto si mise in moto nella mentalità generale. Dopo alcuni anni la pace era arrivata sulla terra. L'armonia e la tranquillità erano costanti e si stava finalmente lavorando per portare progressi. Anche a casa di Obatala si era verificato questo equilibrio, sebbene la sua malattia mentale indugiasse con lui e non potesse occuparsi completamente del regno. Yemaya prese il controllo della amministrazione del regno, era chiaro che era efficiente nel gestirlo come lo era suo marito Obatala. E qui tutti impararono chi era la madre del Pantheon. Sotto la sua direzione il regno divenne un mondo piacevole, di pace e bellezza; di ordine e armonia. Ma dopo questi anni convulsi e di quiete ritrovata, sentì un leggero calci

La Storia Lucumì: Elegba, Orula e l'albero Araba

Araba, l'albero sacro degli Orisha  Dopo che Laroye scavò la buca, prese suo fratello e lo mise dentro. Invece di sdraiarlo, lo mise verticalmente all'interno del buco e lo seppellì fino alla vita lasciando la parte superiore del corpo e le braccia libere. Quando fu posato l'ultimo pezzo di terra, Laroye guardò suo fratello minore e sentì una nuova sensazione sopra di sé. Questo è stato il sentimento di compassione, che Orula ha portato nel mondo con la sua nascita. Laroye tornò a casa più tardi quel giorno. Obatala lo stava aspettando e gli chiese se aveva seppellito suo fratello come aveva chiesto ed Elegba rispose con un cenno della testa. Il vecchio gli lanciò un'occhiata di pietà mentre entrava in casa. Più tardi quella notte, mentre giaceva nel suo letto, Laroye cominciò a pensare a suo fratello minore da solo, seppellito nella foresta, in mezzo al buio della notte. Ai primi raggi di sole si alzò e decise che non poteva lasciar morire il bambino di fame e di

Recuperare l'armonia domestica

Rituale di addolcimento di coppia Questo è un lavoro magico per ritrovare la pace domestica, l'unione matrimoniale e portare nella mente di entrambi l'apprezzamento delle piccole cose, i colpi di fortuna, la risata spontanea. Volendo, ma questo sarebbe soltanto un plus, Ayè potrebbe fare entrare in casa la dea bendata che elargisce benedizioni materiali. Ma si sa che Ayè è instabile come le onde che bagnano le spiagge... quindi centratevi soltanto sulla prosperità spirituale e la rimozione di tutto ciò che sembra arido e stagnante. Nella foto a sinistra, Obba ( Oba Nani ). A destra,  Ayè . Entrambi custodi della pace domestica, della vita matrimoniale e della prosperità e accumulo di ricchezza.  Si stende un panno giallo per terra, gli si cosparge un letto di petali di rose e poi mettiamo queste due orisha sul letto di petali.  Nei piatti si mettono i nomi delle persone che vogliamo che facciano pace o che rimangano più innamorati che mai, ci mettiamo dei tuorli di uova di g

L'Orisha del denaro, Aye

Orisha Aye Racconta una leggenda sacra (pataki) che il denaro è di proprietà di Oyà. L’Odu Ifà Ogbesà spiega che lei è la divinità dei venti e delle scintille, ci dice anche che il suo vero nome è Yansan, ma il suo nome comune è Oyà, che significa “costante cambiamento e affari”. Infatti Oyà si trova sopratutto al mercato, dove accadono le contrattazioni e si scambiano le merci. Nel mondo moderno il posto dove più facilmente si trova l’energia di questa Orisha sarebbe la borsa di valori, a Piazza Affari a Milano. Oppure a quella di New York se preferite i dollari agli euro. Ma Oshun è anche associata alle ricchezze e alle cose materialistiche che abbiamo. É Oshun chi porta il denaro nella nostra vita, nel Odu Ifà Oggunda Biodè, portando anche l’accumulo di ricchezze nel mondo. Da un'altra parte Ideu, anche se considerato un Orisha minore viene anche lui associato al denaro, poiché fa da custode delle ricchezze di Oshun. Inle e Olokun, due Orisha di grande rilievo, vengono associati

Vodu e magia portata dall'Africa più nera in occidente

Il vodu (o vudu, vodù, vudù) ha 20 milioni di fedeli, presenti anche fra gli immigrati haitiani negli Usa e in Europa, divisi in società autonome, senza gerarchie religiose. Ogni società dispone di un piccolo santuario: a volte basta la casa di un adepto. La gestiscono un sacerdote (hungan) o una sacerdotessa (mambo). Nelle cerimonie si sacrificano galli, persino vitelli, e si cerca di provocare l’entrata di un loa, un dio, nel corpo di una o più persone. A portare alla diffusione di questa “frattura” delle barriere fra conscio e inconscio nei Caraibi, fu probabilmente la deportazione di schiavi dall’Africa ad Haiti, a partire dal XVI secolo. Il vodu è quindi nato quando gli schiavi provenienti dal Golfo del Benin, sradicati dalle loro famiglie e dai loro idoli, rifiutarono la dura realtà dei campi di canna da zucchero. E si rifugiarono in riti arcaici, come in un simbolico ritorno a casa. Fu anche una reazione al battesimo e ai santi cattolici imposti dai missionari. Gli haitiani asso

La Storia Lucumi: Orunmila, l'undicesimo figlio

Erano passati diversi mesi da quando erano avvenute le offese di Ogun e il mondo aveva iniziato lentamente a tornare alla normalità. I figli di Obatala eseguivano le sue istruzioni e seguivano i suoi comandamenti. La nuova Yemayà stava per dare alla luce un bambino, quando iniziarono i dolori del travaglio, così cominciò a pregare Olodumare . Pregava che nascesse una ragazza in modo che Obatala non rispettasse il suo voto. Yemaya si arrabbiò con molta rabbia quando guardò tra le sue gambe e scopri che c'era un maschietto coperto di sangue. Sapeva quale sarebbe stato il suo destino, soffriva nel pensare che il suo neonato sarebbe stato ucciso. Chiamò il bambino in fretta Orunmila (che vuol dire fenomeno) proprio per la tempistica del suo arrivo sulla terra e del destino a cui doveva andare incontro. Quando Obatala si rese conto che era nato un'altro maschio, prese Orunmila dalle braccia della madre e lo diede a Laroye dicendogli "Vai ad eseguire i miei ordini"

Oshun: rendersi irresistibile con la magia del miele

Da quando a Cuba gli schiavi vennero liberati e cominciarono a praticare in totale libertà le loro tradizioni religiose,  Oshun  è considerata la divinità dell'attrazione sessuale e dell'amore, mentre il miele è la sua arma più potente. Come si è radicata questa ferma credenza? Davanti Oshun o la Madonna della Carità del Cobre , con tanta fede e devozione, i cubani chiedevano non solo guarigioni ma potere di conquista a livello sentimentale... e Oshun non si è mai fatta attendere. I cubani si recano davanti  Oshun  tanto nel fiume come nelle case dei santeros che la venerano o nelle chiese che mostrano la immagine della  Madonna della Carità del Cobre , la sua rappresentazione cattolica più venerata per gli innumerevoli miracoli e grazie concesse ai fedeli. Mio nonno raccontava che, nella Cuba degli anni cinquanta del secolo scorso,  Oshun  era più conosciuta per i favori che concedeva alle prostitute che per tutte le sue altre capacità. Non c'era una lavoratrice del sess

La Storia Lucumi: Obatala teme per le sue figlie

Obatala, padre e capo degli Orisha  Obatala cominciò a temere per il benessere delle sue figlie, quindi le chiamò una ad una e le mandò via dal regno, ciascuna verso una destinazione diversa. Chiamò Dada per prima e gli disse: - Poiché non mi fido più di tuo fratello Ogun, ti manderò in un posto dove sarai al sicuro e ognuna di voi può diventare regina. Vivrai dove gli esseri hanno Eleda (il cervello). Nessuno vedrà mai più il tuo viso e sarai rispettata. Li abbandonerai solo quando la persona passerà al Ilè Ikù (la casa dei morti) e il loro corpo tornerà a fare parte della terra. Dada è stata l'unica delle figlie di Obatala a non avere mai marito e figli. Poi è stato il turno di Yewà: - Tu sei la mia figlia più bella, rappresenti la verginità e non posso permettere a nessuno di contaminare ciò che possiedi. A mio parere il posto più sicuro per te sarà Ilè Ikù (la casa dei morti) dove chiunque entri od esca dovrà chiedere il tuo permesso, avrai il segreto della vita e saprai in og