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La Storia Lucumi, la mutilazione femminile

Oba Nani, Orisha senza un orecchio
Oba Nani, donna contrassegnata da rinunce e disagi come la mutilazione 

Questa storia, insieme a quella precedente e a quella successiva, definiscono chiaramente di chi è la colpa per cui Oba si taglia l’orecchio, lo cucina e lo serve a Shango. Ci sono storie che incolpano Oshun per questo atto di mutilazione sacrificale, ma se questo fosse vero allora Oshun e Oba non fossero in grado di condividere un segreto che hanno in comune e che si scopre quando Oba Nani nasce nel Igbodu ovvero la stanza sacra degli Orisha.

Oyà lasciò presto la sua Ile con l’intenzione d’incontrare Oba vicino al fiume. Oba ci andava tutti i giorni a trovare sua sorella Oshun.

Oba e Oshun conversavano quando videro Oya arrivare al fiume. Oshun disse a Oba di agire in modo naturale e ignorare la sorella che stava arrivando. Oshun immaginava che Oyà stava tramando qualcosa, era impossibile che rimanesse con le mani in mano dopo aver perso il suo amante e ha promesso che non avrebbe permesso che nessun danno le venisse fatto. Oba si fidava di Oshun e faceva come diceva.

Quando arrivò Oyà, indossava un grande sorriso. Che sorpresa! –pensarono sia Oshun che Oba. Sembrando molto felice, abbracciò entrambi Oshun e Oba.

Fu qui che l'ipocrisia mostrò la sua faccia per la prima volta sulla terra, tra sorelle dello stesso sangue.

Si sono trattenute in una piacevole conversazione. Era stata una giornata meravigliosamente gloriosa. Sembravano tre studentesse sul bordo del fiume. Oba iniziò a perdere sfiducia nei confronti di Oyà e arrivò persino a pensare che non c’era motivo di diffidare. Dopo quella chiacchierata arrivò il momento in cui si fidava di Oyà come prima. Questo sarebbe stato il più grande errore di Oba poiché era esattamente quello che Oya aveva sperato sin da quella mattina quando usci di casa, con la chiara intenzione di orchestrare un inganno mai visto.
Oba si fidava delle dolci parole di Oya e avrebbe pagato caro per il resto della sua vita tanta ingenuità. Tuttavia, Oshun non cadde nella rete di parole malintenzionate di Oyà e consigliò a sua sorella di stare attenta.

Oba, tuttavia, ignorò gli avvertimenti di Oshun. Non riusciva a credere che Oyà avrebbe causato il suo male.

È importante ricordare che, indipendentemente da quanto saggi possiamo pensare di essere, dovremmo sempre stare attenti ad abbassare la guardia troppo in fretta, anche i saggi cadono in errore, come dimostrato da questa storia di tradimento tra sorelle.

Il piano di tradimento di Oyà

Dato che Oba era così di buon’anima e non avrebbe seguito il consiglio di Oshun, ha continuato a fidarsi di Oyà come se nulla fosse mai accaduto.

Non poteva concepire che Oyà provasse quei sentimenti di vendetta che Oshun percepiva. Quello che non sapeva era che Oyà era piena di questi sentimenti di veleno e voleva portare via suo marito e demoralizzarla. Con ragione Oshun aveva visto bene…

A questo punto Oyà stava rivelando la sua doppia personalità. Una di essa era buona, dolce mentre l’altra, l'esatto contrario. I forti venti, che distruggono ogni cosa sul loro cammino sono la rappresentazione esatta della sua gelosia. I sentimenti di Oyà stavano cambiando per colpa della gelosia.

Oya si assicurò di non mostrare mai la sua gelosia di fronte a Oba, teneva a bada i suoi venti. Al contrario, cercava di essere sempre dolce e gentile davanti a lei.

Dopo aver conquistato nuovamente la fiducia di Oba, decisse di mettere in atto la sua trappola e aspettò di incrociare Oba sulla strada e le disse:

– Stavo per andarti a incontrare sulla riva del fiume ma si stava facendo tardi.

– Si, ti stavamo aspettando –Oba rispose a sua sorella. Oya continuò a parlare.

– Ma la verità è che non sono venuta al fiume perché volevo parlarti in privato, ecco perché ti ho aspettato qui, voglio darti un consiglio. Siccome sono tua sorella ti devo avvertire…

– Il tuo consiglio è il benvenuto… –rispose Oba.

Oyà sapeva che sua sorella avrebbe risposto in quel modo e avrebbe iniziato a darle dei consigli con un tono dolce. Oyà conosceva l'amore che Oba provava per Shangò e anche quello che provava per lei. Ha aggiunto che era un bell’uomo, che molte delle donne del regno lo avrebbero desiderato e certato di rubarglielo, che indipendentemente da quanto il suo matrimonio stesse andando bene prima o poi lui gli sarebbe stato infedele.

Le parole di Oyà non erano vere. Shango era stato fedele, dopo il suo matrimonio con Oba aveva intrapreso un percorso di rettitudine senza mai guardare un’altra. Ma poiché Oba era davvero innamorata di Shangò e insicura, cadde nella trappola di Oyà.

Così è nata la sfiducia, nemica di qualsiasi relazione.

Oyà continuò dicendo che l'unico modo per tenere il marito e impedirgli di desiderare un’altra donna, era tagliarsi l'orecchio e farglielo mangiare nel suo cibo preferito. Oba rimase in silenzio e non rispose a sua sorella, ma pensò che se quello fosse stato l'unico modo per mantenere suo marito per sempre, l'avrebbe fatto.

Dopo qualche scambio di frasi e perdersi in inutili convenevoli, si salutarono.

Quella sera come al solito Shangò, mangiò il suo pasto preferito mentre Oba diceva a se stessa che finalmente lui sarebbe stato suo per il resto della sua vita. Mentre lo guardava cenare, indossava un gele (sciarpa per la testa usata dalle donne) intorno alla testa per nascondere l’assenza dell’orecchio.

Oba Nani, da impavida guerriera a donna sacrificata

Shangò scopre che Oba si è tagliata l'orecchio

Oba continuò i suoi viaggi giornalieri al fiume, ma dopo qualche tempo Oshun notò che era diversa e che Oyà aveva smesso di venire al fiume.

Quindi Yalodde concluse che Oyà aveva qualcosa a che fare con il cambiamento di umore di Oba. La mattina seguente, quando Oba arrivò al fiume, Oshun le chiese se avesse avuto qualche problema. Perché era così depressa? Era sicura della esistenza di un problema con suo marito.

Oba si lasciò andare e cominciò a piangere. Poi disse a sua sorella del consiglio che Oya le aveva dato e di quel che aveva fatto.

Oshun era infuriata dalle azioni deplorevoli di Oya. Non pensava che Oba meritasse un simile trattamento.

La rabbia provocata in Oshun causò la separazione e il motivo per cui Oshun non si fidò mai più completamente di Oyà.
Oshun disse a Oba:

– Ti sei fidata di Oyà, gli hai offerto il tuo amore e la tua amicizia e lei ti ha pugnalato dritto al cuore. Sono sicura che qualsiasi cosa tu abbia fatto ti porterà gravi conseguenze con tuo marito. E come ben sai qualsiasi sforzo per giustificare sarà vano.

Mentre Oshun e Oba erano impegnate a conversare, Oyà era andata a cercare Shangò. Sebbene fosse contento di vederla, fu sorpreso dal fatto che lei lo cercasse.

Oyà iniziò a flirtare con Shangò mettendo così in azione la seconda parte del suo macabro piano. Anche se a Shangò sarebbe piaciuto riavviare la relazione con Oyà, rimase fedele a Oba e ignorò le avances di Oyà.

Disse a Oya di essere un uomo sposato e di avere una obinì (moglie) da rispettare.

Oya capì che non poteva raggiungere il suo scopo flirtando con lui e questo la fece arrabbiare.

Si dice che quando Oyà parlava con Shango la sua lingua emetteva un rumore che somigliava molto al suono del serpente a sonagli, ed è per questo che usiamo il frutto essiccato del framboyan per parlare con lei.

Oyà decise di dire quel che sentiva a Shangò, che per colpa sua aveva lasciato suo marito anni fa acquisendo così una cattiva reputazione in tutto il regno. Che era disposta ad essere la sua compagna di battaglia e fare qualsiasi cosa per lui.

Ma lui non accettò più le sue avances, era un gentiluomo e aveva accettato il destino che Obatalà aveva scelto per lui.

Oyà allora insistette, Shangò doveva rinunciare a quella obinì che non era degna di lui, era una Aje (strega) che gli aveva fatto un incantesimo d’amore. Ha poi continuato dicendo che per questo motivo la sua obinì era imperfetta, e aveva un difetto fisico che era ovvio per tutti.

Shangò rispose che il corpo di sua moglie era perfetto e che quello che stava dicendo era falso. Oyà allora gli disse il motivo per cui sua moglie indossava un gele che le copriva le orecchie.

Shangò non poteva sopportare o tollerare deformità nella sua vita, la sua unica vera paura era quella dei fenomeni del mondo e quelli dell'Ile Ikù –regno dei morti.

Shangò ha nuovamente negato le parole di Oyà dicendo che Oba indossava il gele per mantenere i capelli puliti.

Oya insistette ancora una volta cercando di convincerlo: Allora perché si era tagliata l'orecchio e gliel'aveva dato da mangiare nel suo pasto preferito di polenta con quimbombo (Okra)?

Shangò si rifiutava di credere alle parole di Oyà. Oba era incapace di un atto così sedizioso, lei sapeva già quanto la amasse. Pertanto, non aveva bisogno di un tale incantesimo.

Oya concluse che se lui era così tanto sicuro della sua Obini allora le poteva chiedere di rimuovere il suo gele.

Oyà era certa che non l'avrebbe rimosso.

Fu in questo momento in cui il tradimento e le pugnalate alle spalle sono nati sulla terra.

Quando Oba tornò a casa, trovò suo marito che la stava aspettando pieno di rabbia. Ciò non era inusuale poiché probabilmente aveva visto Oggun, avevano discuso e questa era la ragione della sua rabbia.

Tuttavia, non è stato così. E le ha chiesto di togliersi il gele dalla testa.

La richiesta di Shango echeggiò in tutto il regno. Oba doveva dimostrare che le parole di Oyà erano sbagliate.

Oba era senza parole e poteva solo sentire le parole di Oyà parlare dolcemente con lei e gli avvertimenti di Oshun nella sua testa.

Che sensazione pesante provò nella bocca dello stomaco, non poteva concepire che quel male arrivasse proprio da sua sorella. La tristezza la invase quando scoprì di aver perso il marito. Fu in quel momento che si rese conto di essere stata tradita da Oyà, conosceva l'entità della sua invidia.

Oba si rifiutò di spiegare, poiché sapeva che suo marito non l'avrebbe perdonata.

Le sue parole continuarono a risuonare in tutta la terra in volumi fragorosi; tutto ciò che riusciva a ricordare erano le parole di Oshun mentre la avvertiva che Oyà avrebbe trovato il modo, prima o poi, di rovinare il suo matrimonio. Sentì che quel momento era arrivato e capì di essere caduta in una trappola. Suo marito non l'avrebbe mai perdonata. Oba si fidava di sua sorella perché voleva essere vicino a lei e aveva perso tutto: marito, sorella e perfezione del corpo.

Mentre le lacrime le bagnavano le guance, rimase tranquilla, assorta nei pensieri, senza alcun animo di difendersi.

Fu Shangò a rompere il silenzio.

Urlò con forza la fedeltà deposta nell'amore per lei, disse che era stato un uomo d'onore mentre lei lo ripagava con diffidenza e insicurezza. Tutti i suoi sforzi furono vani. Pi disse:

– Da oggi, i miei voti a te sono ritirati, non confiderò mai più in nessuno; niente sarà più lo stesso tra di noi. Continuerò a essere tuo marito e per il mondo saremo uomo e moglie, ma non vivremo mai più insieme.

Per la prima volta in assoluto la stregoneria era stata punita sulla terra.

Oba capì la serietà delle parole del marito e continuò a piangere. Pianse perché aveva perso l'amore della sua vita e perché perse la sua fiducia nella razza umana. Le lacrime uscivano dal fondo del suo cuore spezzato.

Shangò corse da casa sua, anche lui senza un cuore. Aveva fatto come Obatala gli aveva chiesto, aveva sposato una donna che non amava, ma che aveva imparato ad amare.

Tutto quello che sapeva da quell’istante era la malvagità che lei aveva commesso contro di lui.

Shangò tornò alla sua vecchia maniera e iniziò ancora a combattere Oggun.

Quando Oyà capì che la sua trama aveva funzionato, si riempì di gioia perché sapeva che Shangò sarebbe tornata da lei. Sebbene Shangò non sarebbe mai più stato fedele a lei o ad alcuna donna, tutto ciò che sapeva era che aveva vinto su Oba e avrebbe vissuto ancora una volta insieme a Shangò. Ma ha imparato che il compromesso era una necessità per tenerlo al suo fianco.


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