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La Storia Lucumi: Oba abbandona il mondo

Simbolo di Oba Nani, Obba, l'orecchio

Oba abbandona il mondo

Oba eleko aya eleko aya osi Oya osi
Shango eleko aya osi ochaba eggue si la
Olofi fico derimagguò tobi ikuo tobi akara
Akara eggue eggue si Olofi fico dermema guo


Sono Oba tua figlia e regina, vengo davanti a te per offrirti offerte e grazie per il bene e il male che ho attraversato e per ringraziarti per la felicità che mi hai dato, padre mio.

Dopo aver recitato queste parole a suo padre Obatala, Oba inizia a piangere. L'unione di padre e figlia è un momento estremamente triste nel regno. Obatala conosceva la sofferenza che stava vivendo sua figlia.

Obatala aveva capito che a quella donna, sua figlia, nessuno poteva portarle via la gentilezza o la capacità di insegnare e guidare gli abitanti del regno così come aveva fatto lei.

Questo incidente non avrebbe permesso che la sua gentilezza venisse distrutta, ma Oba Nani non avrebbe mai potuto fidarsi di nessuno, tranne di Oshun, mai più dopo la sua esperienza vissuta per mano di Oya.

Oba Nani aveva assunto un aspetto sobrio e misterioso da quando Shango l'aveva lasciata sola.

Oba iniziò a lamentarsi con Obatala tra pianti e lacrime.

Baba mi, (padre mio), non desidero continuare a vivere in questo posto. Tutti verranno a conoscere la mia vergogna e le mie pene. Sono venuta per chiederti di mandarmi in un posto dove nessuno possa vedermi o parlarmi.

Ed è qui che si ripresentò la tristezza sulla terra. La prima a sentirla era stata Yemayà, quando aveva dovuto rinunciare a suo figlio.

Dopo aver finito le sue parole, Obatala guardò al cuore di sua figlia ed ebbe pietà di lei.

Oba, omoquenquere (figlia mia), vedo che non puoi più vivere tra gli umani a causa del male che si nasconde al loro interno. Mi viene in mente un posto adatto dove trovare la tua tranquillità. Posso solo pensare a questo unico posto, così poco visitato e silenzioso, dove si trova il vero significato dell'abbandono. Il posto che gli umani dimenticano di visitare e che nel tempo abbandonano, questo posto è Ile Iku (il cimitero) presso le tombe dove giacciono i resti di coloro che sono passati ad Ara Orun (il paradiso spirituale).

Senza dire una parola, Oba Nani abbracciò suo padre per l'ultima volta e andò a trovare Oshun.

Ritratto di Oba Nani, Obba, orisha del matrimonio
Obba, di Francesca Lincetto 

Oba si ferma per vedere Oshun

Quando Oba arrivò al fiume, la casa di Oshun, le disse:

Sono venuta da te dopo aver parlato con Obatala, sono qui perché ho bisogno di parlarti prima di ritirarmi nella casa dei morti e non voglio vedere nessuno tranne te. Solo tu, Oshun, conoscerai i miei segreti, ti ho portato la chiave di tutti. Solo attraverso te qualcuno potrà raggiungermi, e sarà come se io non abitassi in questo mondo.

Oshun guardò sua sorella con pietà, poiché conosceva meglio di chiunque altro il dolore che stava vivendo Oba. Era sicura che Oba non avrebbe mai più amato un altro uomo.

Oshun accettò la richiesta di sua sorella e le disse che sarebbe sempre pronta ad esaudire i suoi desideri.

Oba partì verso la sua nuova dimora, in Ile Iku.

Questo è stato il momento in cui il cimitero fu riconosciuto come dimora di un Orisha, il primo che ci fu ad abitare. Ad Oba piaceva il posto che Obatala le aveva destinato e pensava che sarebbe stata felice dato che nessuno l'avrebbe mai disturbata.

Oshun è rimasta proprietaria della chiave dei segreti di Oba Nani e Oba parla solo attraverso Oshun, da quando si è ritirata dal mondo.

Oya, pensava di aver vinto, ma Shango aveva idee diverse. Shango decise che non sarebbe mai appartenuto a una sola donna ma a tutte le donne che avesse incontrato, e avrebbe ricordato a tutte le sue donne che di Obini lui aveva una sola e si chiamava Oba Nani. Questo infastidiva sempre Oya.

Questo è stato l'inizio della inutilità degli sforzi sulla terra.

Nota:

Nel sistema lucumì, almeno quello del secolo scorso, era difficile trovare figlie o figli di Oba Nani. Entrare nel suo culto e diventare un suo sacerdote era un privilegio oltre che un grande rischio. Oba predilige la serenità, il silenzio, lo studio, la stabilità di emozioni, condanna la promiscuità sessuale e chiede dai suoi sacerdoti una totale devozione alla cura della casa e l'attenzione verso il proprio compagno o compagna. Oba Nani è simbolo di sacrificio matrimoniale, di assoluta devozione. Quindi prima di entrare nel suo sacerdozio bisogna avere la idee molto chiare, altrimenti lei stessa si occupa di lasciare il solitudine il proprio figlio o figlia.

Oshun è la primaria intermediaria, oltre ad essere custode dei segreti e della "chiave" per accedere a Oba Nani.

Santa molto miracolosa, piena di risorse, riempie le sue figlie di prosperità fisica, economica e spirituale. Ma ripeto, essere un suo sacerdote richiede rettitudine ed etica morale.


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