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Ibu Akuaro: la regina saggia e fredda

Sono arrivate le piume di quaglia, da Cuba. Ora non mi resta che armarmi di santa pazienza e colla e cominciare ad incollare le piume alla rete di Oshun. Secondo la leggenda, questa Oshun fu protetta dal freddo con le poche cose che aveva Oshosi: una rete da pesca e le piume delle quaglie con cui aveva nutrito la dea. Col passare del tempo lei ritrovò la allegria e voglia di vivere, ancora una volta. Lui le dimostrò che anche quando pensi che il mondo ti cade addosso se qualcuno ti ama veramente, sarà pronto a fartelo capire coi gesti. Diventarono marito e moglie e lei tornò ad essere regina. Ma stavolta più saggia e fredda che mai. Su Oshun Ibu Akuaro si dicono tante cose riguardo alla sua vita trascorsa all'interno di una grotta. Di come venne trovata tremante e sanguinante mentre sfuggiva dai suoi nemici. Fu salvata da Oshosi, altri dicono che da Shango, e qualcuno dice che fu protetta da entrambi. Che fossero i loro amanti? Può darsi. La essenza di questa Oshun v

Finalmente la corona

Altare a Oshun Ibu Akuaro L'avevo ordinata quasi tre settimane fa. Sarebbe arrivata dal Messico verso i primi di ottobre, invece la dogana ha avuto qualcosa da dire. Credevano che fosse oro?  Ora dona regalità a Oshun.

Oshun, regina di casa mia

Oshun Ibu Akuaro con la sua rete Dopo tante richieste, tanta ricerca e tanta pigrezza da parte mia ho capito che Oshun non va trattata come i santi cattolici a cui si chiede le grazie è una volta concesse si comincia il ringraziamento. Con questa orisha funziona al contrario. Oshun va conquistata, innamorata, trattata come i a diva, profumata come una ragazzina. Quando é soddisfatta, le sue benedizioni non conoscono limiti. 

Oyá, la madre del caos

 Stamattina ho potuto sentire il potere di  Oyà . Stavo lavando le sue pietre di ogni residuo di un sacrificio che le avevo offerto ieri insieme ad una sua figlia, una Omo  Oyà  non ancora iniziata. Nel frattempo ho avuto qualche scambio verbale con qualcuno, un dialogo quasi litigioso, e all'improvviso é iniziato il temporale mattutino che ha devastato la zona dove abito. Tuoni, lampi, vento, grandine. Tutti i segni furiosi della dea. Ho finito di lavarla. L'ho profumata con acqua di rosa. L'ho pregata di stare calma, lei è la portatrice dei cambiamenti più tragici nella storia del mondo. Ho imparato che quando si sta vicino a lei non bisogna "stimolare" il suo istinto naturale. Oyà  viene definita "Madre del Caos", in quanto propiziatrice di cambiamenti e spesso di devastazioni; forse per questa ragione è considerata signora di quel  fuoco , che spesso tiene in mano nelle sue rappresentazioni. Inoltre è anche dea " guerriera ", patro

Yemaya, la madre del mondo

Rappresentazione della danza di Yemayà Yemaya , la madre del mondo, ha vissuto diverse volte tra gli uomini. L'energia più prolifica di tutte ha sempre mantenuto un costante rapporto con la realtà umana, essendone protagonista il più delle volte, finché il numero degli orishas "viventi" era tale da rendere questo pianeta un posto sicuro per la incubazione di nuove "teste selezionate". Yemaya Ibu Okoto è una delle tante Yemaya che ricevono i sacerdoti. Al momento dell'iniziazione nel sacerdozio si riceve la madre ancestrale, ma dopo che lei si è nutrita coi sacrifici animali offerti le viene chiesto quale è il suo cammino, il suo avatar, ossia in che modo possiamo capire il suo carattere e temperamento. Lei risponde con l'oracolo del diloggun, quello delle conchiglie consacrate al suo culto, e dice come possiamo identificarla. La mia Yemaya ha risposto subito: Ibu Okoto , la piratessa, la sirena che origlia, la donna avida di contrasti. Il suo

La figlia di Elegba

Elegba, dio del destino, l'imbroglione Una figlia di Elegba è arrivata a casa mia chiedendo aiuto per risolvere i suoi problemi, quelli col marito e l'amante che ha cercato di distruggere la pace matrimoniale costruita in quasi una decade di convivenza. Sembra quasi ironico, una figlia del dio della coscienza in una situazione del genere. Non voglio dire che loro siano immuni agli attacchi dal esterno, ma spesso queste donne sono dotate di una razionalità fuori dal comune, sono vivaci, autocritiche e con facilità trovano le risposte che cercano. Ma la vedo come un atto di fiducia di Elegba, sembra quasi che voglia mettermi alla prova. Non posso sbagliare niente. Obara tonti Odí apparve accompagnato di Irosun, di Ocana e di Ogundá. Ogun offriva protezione. Tutti segni di tradimento, di dispute, di invidie quando viene fuori osogbo. E i sintomi di inquietudine, insomnia e paranoia tipici del Odí Melli, segno dove la vendetta porta al omicidio, che peraltro ha segnato la ne

Messaggere che agiscono di notte

Questa è la finestra di un appartamento al secondo piano. Ci abita una famiglia di indiani. Mettono le scarpe ad asciugare fuori, la notte. O semplicemente hanno dimenticato che erano già asciutte. Ma non sono le scarpe quelle che hanno chiamato il mio interesse, bensì la cera sciolta al suo fianco. A quanto pare hanno dedicato un po' di luce a qualche divinità hindu. Qualche spirito che visita le famiglie che dedicano loro un po' di attenzione e ricambia con qualche favore. Esattamente come succede con noi, discendenti del culto agli orishas africani. Non posso offrire dettagli sulla divinità in questione, quella che vola per aria e visita i devoti, come un volatile che si ferma nei davanzali. Chi ne sa qualcosa, sa già di chi parlo. Sono le messaggere che agiscono specialmente la notte, ma anche durante il giorno. Le streghe che volano la notte a fare giustizia, portare i messaggi dall'altra dimensione, uccelli neri come corvi che quando comincia a spuntare il sole

Quando un amico chiede aiuto

Yemayà Arriva sempre il momento terribile della vita in cui un amico ti chiede di salvarlo, di mettere alla prova quello che hai imparato. In quel momento hai una sola soluzione: trovare una risposta atendible. Ci voleva il mio contributo, ero fuori dalla situazione. Ero un canale pulito per capire i messaggi che potrebbero arrivare e di altri stregoni non ci fidavamo. Lei voleva annullare la negatività del suo coinquilino e non sapeva in che modo Yemayà le avrebbe dato una mano, non riusciva a sentirla. Abbiamo creato una pseudo sessione di ricerca spirituale: fiori di itabo, colonia, bicchieri con acqua profumata, sigari, meditazione e le preghiere di un vecchio libro. Ad occhi chiusi e testa bassa lei chiedeva aiuto, io mi estraniavo. Assaporai meglio l'aroma del sigaro, le note della colonia, rilassai le pupile e guardai attraverso l'acqua del bicchiere. Il silenzio serve da filo conduttore per arrivare allo stato di vigilia controllata in cui qualsiasi bagliore d

Corrente di vita

Arrivato a Genova mi parve che il miracolo a cui aspiravo stese per compiersi (...) Ancora in pieno giorno mi distesi stanco morto sopra un duro giaciglio aspettando il sonno agognato. Il sonno però non venne. Caddi invece in una specie di dormiveglia nel quale ebbi improvisamente la sensazione di sprofondare in una forte corrente di acqua. Il suo mormorio mi si determinò ben presto come un suono musicale e precisamente come un accordo in bi bemolle maggiore dissolto in arpeggi continuamente ondeggianti. Questi arpeggi si configurarono in forme melodiche sempre più mosse ma senza mai uscire dalla triade pura di bi bemolle che con la sua continuità pareva prestare una significazione infinita al elemento in cui io sprofondavo. Subito riconobbi che mi si era svelato il preludio orchestrale de L'oro del Reno il quale io portavo in me senza ancora averlo potuto distinguere realmente. E rapidamente compresi anche quale era la mia condizione. Non dal esterno, dai viaggi, ma solo dal mi