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Perché il gatto viene inseguito ma non catturato

Questa leggenda si racconta nel Odu Ogundà Meyi  o Ogundà tonti Ogundà (3-3), quando una persona va a chiedere divinazione al sacerdote con le conchiglie di Elegba. É un invito a diffidare di chi vuole tutta la nostra attenzione dopo pochi giorni di averlo conosciuto, oppure da quello che vuole sapere tutto di noi. Il tradimento viene da coloro che professano di essere amici nostri. Perché il gatto viene inseguito ma non catturato "Insegnami a arrampicarmi sugli alberi", sentì qualcuno dire mentre si sdraiava su un ramo sopra la foresta. Scavò gli artigli nel bosco verde per mantenere l'equilibrio, chinando la testa per vedere chi parlava. Era un cane; la guardava ansimando in silenzio, la coda che scodinzolava rapidamente avanti e indietro. "Sei un cane" disse la gatta. "I cani non arrampicano sugli alberi." "Oh, ma potremmo," disse il cane. "E saremmo bravi se avessimo qualcuno come te a insegnarci." La gatta sospirò e chiuse gli

Eshu non è Satana, ma solo un poliziotto

Siamo abituati a vedere Èşù ( Eshu) come un'entità cattiva, caotica e persino malvagia. Ma non è altro che il frutto dell'immaginario collettivo, in realtà trattasi dello stesso Elegba con diverso nome e anche diverso comportamento. Fin dall'inizio, i dizionari yorùbá , creati da e per i cristiani, lo definirono " Satana ", una figura inesistente nella visione del mondo yorùbá ; nemmeno nel controverso Ẹbìtà o Olosi che, in effetti, deriva da un'altra parola. "Èşù non è Satana!" Fu una campagna che iniziarono i credenti nigeriani, che volevano ripulire l'immagine del Poliziotto dell'Universo, la cui azione è così contraddittoria, che le persone provano una paura genuina e fondata della sua incidenza. È che il movimento non ha causa. Il cognome è dato dall'intenzione, che, nel bene o nel male, è misurata –nella nostra convinzione– dal libero arbitrio*, ma anche dalla possibile influenza di Ẹlẹ́gbáa ( Elegba , Eleggua ). «Èşù má bì m

La Storia Lucumi: Orunmila, l'undicesimo figlio

Erano passati diversi mesi da quando erano avvenute le offese di Ogun e il mondo aveva iniziato lentamente a tornare alla normalità. I figli di Obatala eseguivano le sue istruzioni e seguivano i suoi comandamenti. La nuova Yemayà stava per dare alla luce un bambino, quando iniziarono i dolori del travaglio, così cominciò a pregare Olodumare . Pregava che nascesse una ragazza in modo che Obatala non rispettasse il suo voto. Yemaya si arrabbiò con molta rabbia quando guardò tra le sue gambe e scopri che c'era un maschietto coperto di sangue. Sapeva quale sarebbe stato il suo destino, soffriva nel pensare che il suo neonato sarebbe stato ucciso. Chiamò il bambino in fretta Orunmila (che vuol dire fenomeno) proprio per la tempistica del suo arrivo sulla terra e del destino a cui doveva andare incontro. Quando Obatala si rese conto che era nato un'altro maschio, prese Orunmila dalle braccia della madre e lo diede a Laroye dicendogli "Vai ad eseguire i miei ordini"

La Storia Lucumì: Elegba dovrà dire la verità, sempre

Elegba, orisha della verità e degli incroci Ogun ha reso impossibile la vita del principe Elegba, lo avrebbe corrotto e gli avrebbe promesso qualsiasi cosa per costringerlo al silenzio. Sarebbe arrivato alla coercizione pur di saziare la sua prorompente fame di sesso. Si impazientì e iniziò a razionare il cibo di Elegba nella speranza di ricattarlo e metterlo a tacere. Ogni tentativo di corruzione avrebbe ottenuto una clamorosa risposta: non sarebbe diventato il suo complice. Dopo ulteriori ritorsioni Ogun cacciò via di casa su fratello, Elegba si vide fuori di casa, deambulando per le strade. Una volta che Oddua tornò a casa scoprì che il figlio minore era scomparso e chiese a tutti: "dov'è il giovane principe?" Ogun rispose che Elegba era andato nella foresta a trovare su fratello Osain. Elegba , infuriato dal comportamento del fratello maggiore, era fuori di sé e affamato, ma temeva di rivelare a Oddua i motivi per cui Ogun l'aveva cacciato fuori. Durante tre gior

La Storia Lucumì: Elegba, il quinto figlio

Rappresentazione di Esu Elegbara, Elegba Dopo l'avvenimento della imparzialità e la stregoneria sulla terra, nacque un bambino con una vena di giocosità. Crebbe in fretta, come gli altri fratelli che dovevano popolare il regno di Oloddumare sulla terra. Con la nascita di questo Orisha sono nate le opportunità, le alternative e i diversi percorsi spirituali che questo mondo poteva offrire all'umanità. Insieme a lui vennero alla scoperta la Verità e l'Onestà, le sue virtù principali. Ma soprattutto era caratterizzato per il suo amore verso i suoi genitori. Era nato principe. Fra tutti i suoi talenti e le virtù che possedeva si distingueva per un dettaglio che lo faceva brillare agli occhi di Oddua e Yembo. Elegba diceva sempre la verità ed era capace di attira l'attenzione della famiglia intorno a lui. Era chiaro che aveva un'aria di grandiosità e di arroganza; il che l'ha reso un principe. Ma senza importare quanto dura potesse essere la verità, s

Posso chiedere a Elegba di aprire le porte?

Elegba o Eleggua, orisha del destino Ti starai domandando se anche tu, che non sei stato iniziato al mondo degli Orisha , puoi chiedere a Elegba di aprirti le porte . La risposta più semplice e più breve sarebbe sì, è possibile. Chiunque ha assolutamente la capacità di chiedere e pregare agli orisha perché loro sono presenti ovunque nella natura e in tutto il mondo, anche all'interno dei nostri corpi in una certa misura ( Oshun la troviamo nel sangue, lo sperma, le ginocchia e la saliva; Obatala lo troviamo nella testa, ecc.) Puoi dire le tue preghiere in qualsiasi lingua, perché anche se non conosci le preghiere tradizionali in Yoruba o Lucumi, l'Orisha conosce le tue vere intenzioni e cosa c'è nel tuo cuore quando parli con loro. Quindi, funzionano allo stesso modo. L'importante è che tu sia capace di creare un collegamento mentale con l'orisha a cui stai dedicando le tue energie. Però la cosa importante da capire è che sarebbe rischioso iniziare a in

Come passare gli esami con voti alti

Elegba Ero più che un ragazzino quando ho ricevuto i miei guerrieri: Elegba, Ogun e Ozun. Andavo alle medie e dividevo il mio tempo libero tra gli studi per superare gli esami con voti alti e la compagnia di mio nonno, quel signore misterioso che o era impegnato a fare lavori di santeria o a fare i consulti o spronare i suoi pentoloni di mayombe per ottenere con la stregoneria qualsiasi obbiettivo dei suoi figliocci.  Un pomeriggio andai dal nonno, appena avevo finito di pranzare. Non avevo dei compiti da finire e anche se li avesse avuto, li avrei lasciati per dopo. Quel giorno c’era un wemilere che i miei dedicavano a Ogun. Il suono dei tamburi si ascoltava anche a tre isolati da casa loro, proprio lo spazio che mi separava dalla festa.  Quando arrivai c’era Ogun che ballava davanti ai tamburi, con il machete in mano e una bottiglia di aguardiente che condivideva con il pubblico, nell'altra. Ero esaltato dal vedere una divinità in carne e ossa, sudata e piena di en

Come rallegrare la vita con Elegba

Elegba, orisha del destino Come sacerdote della santeria, la prima divinità che entra nella tua vita si chiama Elegba: il padrone del destino, l’imbroglione, il saggio conoscitore dei nostri più nascosti pensieri e certe volte anche il più temibile diavoletto che possiate trovare. L’unico che porta allegria. La nostra vita è piena di imprevisti e di stress, e anche se siamo sacerdoti o “santeros” e cerchiamo risposte altrove senza dare un occhio di riguardo a quei orishas che abbiamo accatastati in un armadietto perché crediamo che loro sono come dei piccoli animali da compagnia, sempre attenti a noi, e che è bastato fare dei sacrifici iniziatici per azionare un moto perpetuo. Invece non è così, anche noi dobbiamo -direi sopratutto dobbiamo- essere attenti ai loro bisogni prima di aspettarci un loro contributo. Potrebbe sembrare che ci voglia un sacco di attenzione, ma bastano semplici accorgimenti: ⁃ D i solito il lunedì (ma può essere qualsiasi giorno della settimana che

Oshun: attirare la prosperità e l'allegria

In tanti mi hanno scritto chiedendo come fare per interagire con Oshun se non l'hanno ancora ricevuta o non sanno nemmeno come invocarle. É facile pensare che senza di lei, fisicamente, non ci si può rivolgere. O dicendolo in un'altra maniera, ci si può rivolgere soltanto se la si va a trovare al fiume.  Oshun  è uno spirito fluviale ed è li che la sua energia emana con maggiore intensità. Ma per fortuna, un' Orisha  che puoi avere senza essere iniziato alla religione, è  Elegbara ,  Elegba  o  Eleggua , il principe dei guerrieri, l'Orisha intermediario tra gli uomini ed il resto delle divinità, il messaggero. Quindi, se hai ricevuto i guerrieri dalle mani di un  Babalawo  o di un  Olosha , sei già a buon punto per cominciare a ricevere le benedizioni di  Oshun , l'Orisha che tutto può, colei che si trova ogni dove. Per fare questo lavoro magico è indispensabile una cosa: avere  Elegba . Se non lo hai ricevuto ancora non si può realizzare questo rituale. É con  Ele

La collana di Vanessa

Collana di Elegba fatta oramai 7 anni fa per Vanessa. Elegba Laroye di Vanessa

Collane sacre un po' profane

Collana sacra di Yemayà Nella Santeria si indossano delle collane sacre, per proteggerci dal malocchio e dalle negatività che quotidianamente dobbiamo affrontare ma anche per distinguerci. Ogni tanto indossiamo soltanto la collana del nostro santo protettore per mostrare al mondo che ne andiamo fieri. Però ogni tanto bisogna dare un tocco creativo anche alle religioni, cambiarle per renderle più divertenti. Quindi mi sono messo con filo e perline a preparare delle nuove combinazioni, nuovi colori che nonostante siano abbinati in maniera bizzarra riescano a mostrare la forza magica della divinità che rappresentano. Bastano 50 cm di filo, esattamente la lunghezza di una catena per uomo fatta dal gioielliere. Poi le fai consacrare nella divinità oportuna e voilà sei un santero o un devoto protetto ma allo stesso tempo un po' radicale o glamour. Ne vuoi una anche tu? Collana sacra di Elegba

Sacerdote ordinario o potente sacerdote?

Il rapporto che si crea tra il sacerdote della santeria ed il suo orisha tutelare è basilare per lo sviluppo del potere magico (ashè) e della chiaroveggenza. É una specie di solidarietà che va sostenuta principalmente dalla parte del sacerdote, con iniziativa e creatività. Il sacerdote non ha la prerrogativa di ottenere l'immediata attenzione di quel orisha, visto che lui non è l’unico sacerdote in vita. Al momento della iniziazione lui ha ottenuto dal orisha parte del suo ashe, un piccolo seme, che va coltivato nel tempo. Ma se rimane un semplice adoratore dell’immagine oppure crede che abbia ricevuto un soprammobile con dei poteri soprannaturali, sbaglia. L’orisha che viene consacrato nella carne, nel sangue e nei sassi del ricettacolo magico è una garanzia di salute ma non solo. Se si vuole attraversare il sottile confine tra una esistenza ordinaria e quella dove abbiamo un alleato quasi omnipotente che legge nella nostra mente basta conquistarlo come si fa con uno sco