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Come avere buon consenso al lavoro

Oshun Per questa ricetta magica non serve fare distinzione tra le diverse Oshun. Per fare il bene con la magia, qualsiasi Oshun ti darà una mano. Però bisogna accontentare questa magnifica e generosa dea. Ti invito come sacerdote a portarle delle offerte frequentemente al fiume, al lago o anche nella foresta. Lo spirito di Oshun si può trovare anche nelle grotte. Prima di cominciare accendi una candela profumata a Yalodde. Indossa le sue maniglie e la collana. Profuma il suo ventaglio e rinfrescala mentre parli con lei. Dovrai prendere il mortaio di Oshun e metterci dentro cinque stelle di anice stellato. Qualche stecca di cannella ed il tuo nome di sacerdote scritto in un pezzo di carta a cui avrai dato del tuo ashè. Mentre pesti si deve sentire il rumore delle maniglie di Oshun. E se sai qualche canto comincia a cantare. Metti in movimento quel ashè che Oshun ti ha regalato prima di entrare al cuarto de santo. Quando avrai ottenuto la polvere, lasciala riposare nel mor

Vi racconto chi è Oshun Ibu Kole

Ikole, la Oshun avvoltoio Oshun si manifesta in molteplici modi, a seconda della sua vibrazione o stato di animo. Ogni sacerdote di questa divinità riceve un avatar di Oshun che non può scegliere. Ognuno ha bisogno di una certa vibrazione della dea per raggiungere il suo scopo nella vita. Lei stessa è stata sulla terra diverse volte, senza sapere quale sarebbe stato il suo traguardo finale: raggiungere la maturità necessaria per diventare un orisha. E in ogni vita ha vissuto in maniera diversa ed ha imparato poteri diversi. É stata strega, è stata regina, è stata schiava, è stata povera, è stata poligama, è stata fedifraga, è stata persino una spietata assassina ed anche una ballerina pazza. Quindi sa benissimo cosa occorre ai suoi sacerdoti per essere felici, e lei stessa consegna una vibrazione particolare ai suoi sacerdoti che va dal lato più buio a quello più regale. Oshun Ibù Kolè è la strega per eccellenza, la maga inseparabile dall'avvoltoio, con cui lavora. Il suo

Perchè Oshun ama lo specchio

Specchio per Oshun Anche se lo specchio viene associato alla vanità, grazie a Oshun acquisisce dei significati più profondi. Se vuoi essere trattato bene, devi sorridere agli altri. Se vuoi lasciare dietro la tristezza, cerca nuove illusioni e sorridi alle sfide che hai davanti. Il mondo sarà il riflesso di quello che proietti. Oshun ama lo specchio e non perché ritrova in lui uno strumento dove godere della propria vanità, ma perche rappresenta il convegno che facciamo col mondo: nella stessa quantità che offriamo amore al prossimo, così ci tornerà dietro. Nel suo altare non deve mancare uno specchio rivolto verso l’esterno (e non verso di lei, è consapevole della propria bellezza) che servirà a neutralizzare invidia, rancore, odio e ogni energia negativa proiettata verso suo figlio. Allo stesso modo i suoi bracciali devono essere indossati per attirare la buona fortuna col tintinnio che provocano, ma anche per farli brillare. Questa lucentezza allontana lo sguardo di quelli p

Come lavorare con Oshun

Voglio darti qualche dritta per ottenere da Oshun quello che vuoi, o almeno per avere al tuo fianco una forza magica che ti sostenga in ogni progetto. Ma il primo requisito da soddisfare è aver ricevuto Oshun. Quindi devi avere fisicamente la divinità a casa tua, nel tuo altare. E non basta averla ricevuta, bisogna farsela amica, bisogna chiamarla. Cominciamo dal punto che Oshun gradisce essere in bella vista. Non si nasconde dal mondo. Quindi va bene se la posizioni in soggiorno oppure fa parte del arredamento, magari in un bel vaso di ceramica o di qualsiasi altro materiale. Basta che sia bello da vedere. Lei ha bisogno di oggetti di potere che la stimolano a lavorare con noi: Un ventaglio. Servirà per rinfrescarla, per muovere l’aria attorno a lei. Dovrai farle aria mentre le parli, mentre sei vicino a lei, quando vuoi attirare la sua attenzione. Questo ventaglio servirà anche per perfumarla. Il profumo lo spruzzi in aria e poi muovi il ventaglio. Oshun ama i profumi e le

La zucca della fortuna di Oshun e Shangò

Zucca tonda, elemento magico di Oshun e Shangò  Si racconta che Shangò e Oshun un tempo erano marito e moglie ma nessuno dei due era benestante. Non vivevano nel fasto che viene associato ai loro nomi. A quei tempi non avevano neanche da mangiare, ma erano felici. Gli bastava stare insieme e sentirsi amati. Olofin faceva una festa per tutti gli irunmolè e gli orishas nel suo palazzo. Erano invitati anche Oshun e Shangò, ma come avrebbero potuto presentarsi davanti a sua maestà con dei vecchi vestiti? Sarebbe stato imbarazzante. Quindi decisero di non andarci. Conclusa la festa, Olofin diede un dono ad ogni partecipante: una zucca. Orishas e irunmolè presero una a testa e quando passarono davanti alla casa di Oshun e Shangò pensarono che sarebbe bello regalarle a loro: erano poveri e bisognosi. Loro cosa se ne avrebbero fatto di delle comunissime zucche? Quando Oshun vide tante zucche disse che almeno per qualche giorno i pasti erano assicurati. Il giorno dopo, all&#

Quanto tempo occorre per vedere i risultati

Rappresentazione di Grandbwa, il loa più veloce del Vodu haitiano, il loa della foresta Per i cattolici, San Sebastiano È difficile dire con precisione in quanto tempo vedremo i risultati dopo aver chiesto una grazia, un dono o aver fatto un lavoro magico. È tra le prime cose che domandano i fedeli dopo aver eseguito un rituale. L’ansia prende il sopravvento e non gli permette di stare calmi. Dimostrando sia al sacerdote sia alla divinità che il loro desiderio è quasi egoista, ossessivo. Per prima cosa è indispensabile avere pazienza e fede. Ma sopratutto conviene essere consapevoli di avere fatto il rituale (che esso sia una serie di preghiere o un insieme di lavorazioni magiche) col massimo della concentrazione e purezza di anima. Spesso dico: dovete dare tutto il vostro cuore, dimenticate il resto e concentratevi in ciò che state facendo. Solo così viene garantita la connessione tra il fedele e la divinità. Più intensa è questa connessione, più energia avrete concesso alla divinità

Come ringraziare Santa Elena

Santa Elena Una assistita mi domandava come ringraziare una santa. Lei le ha chiesto delle grazie e puntualmente ha ricevuto il dono. Quando si è sentita in pericolo le ha dedicato qualche orazione e dal nulla sono apparse delle risposte. Non si tratta ne di loá del vodu ne tantomeno degli orishas della Santeria Cubana, ma di una santa venerata nel vodu dominicano: Santa Elena.  Le ho risposto: luce e preghiera, con queste due cose dimostrerai gratitudine.  Solo la preghiera riuscirà ad aprire un canale tra il devoto e la divinità. Se ci saranno ulteriori richieste, saranno direttamente comunicate dalla divinità. Ma bisogna saper ascoltare, molto spesso la loro voce ci arriva in modi inattesi. C’è un metodo infallibile per istaurare un dialogo con i santi ma non è da pubblicare.

Oshun, l'ape regina

Oshun vienen associata all'immagine del ape regina  Gli anziani della zona aspettano che da un momento al altro arrivi una nuova regina con il suo seguito. Tengono le finestre chiuse. Non è che non vogliono offrire ospitalità alle creatrici del miele, non le vogliono nei cassonetti delle tapparelle. Mandarle via non sarebbe facile e tanto meno metterle in una nuova "casa". Lasciano che scelgano un posto più naturale, che facciano da sole La anziana che mi raccontava delle api nomadi, quelle che cercano casa nuova una volta al anno, si emozionava quando pensava alla figura dell'ape regina. Diceva che era tutta una signora, anche se chiusa nel corpo di un insetto. La natura le ha dato la possibilità di crearsi la sua famiglia, scegliere il sesso dei suoi figli, e lasciare tutto e andare a cercare nuovi orizzonti quando una figlia diventava come lei e pertanto una rivale. L'ape regina guarda avanti, pensa ai suoi figli e alla prosperità della colonia. Anche

Come ascoltare la voce degli orishas

Shangò Entrare in contatto con gli orishas non è difficile, e tanto meno difficile è ascoltare la loro voce. Ricordo vecchi santeros che ti guardavano fisso e lanciavano sentenze con una sicurezza che lasciava perplessi. Alcuni potrebbero dire che parlava la loro esperienza, ma in realtà parlavano con la voce dei loro orishas. Potevano ascoltarli anche mentre facevano finta di dormire su di una sedia a dondolo o mentre fumavano il sigaro. Se sei in costante contatto con loro, è difficile che la tua vita sia costellata di eventi inattesi. Certamente, non è una cosa che raggiungono tutti. Ci vuole carattere ed una certa impassibilità che nella santeria chiamiamo "Iwà Pelè". Non ti aspettare che gli orishas parlino ad uno che per lingua ha un megafono. Dalla tua parte ci vuole discrezione, potrai rivelare solo quello che loro vorranno. Come arrivare a tale livello? Meditazione, orazione, concentrazione, umiltà. E credo di aver detto troppo. Chi non ha il dono, deve r