Osain, fonte del potere magico yoruba, padrone delle piante |
Shangò era perso nella foresta quando sentì la voce rauca di qualcuno che chiedeva aiuto. Spaventato si guardò intorno e vide un uomo bagnato in sangue sdraiato tra le erbacce. Aveva perso una gamba ed un braccio, sopra l’occhio destro una ferita perdeva del liquido.
Shangò mise all’uomo seduto contro l’albero e si buttò nel buio verdore della rigogliosa foresta in cerca di delle piante medicinali. Quando lo storpio si svegliò gli chiese, chi sei?, come ti chiami?
—Sono Shangò, mi ero perso e non trovavo l’uscita del bosco. Ho sentito i tuoi lamenti ed ho fatto il possibile per salvarti.
Dopo aver sentito le parole di generosità di Shangò il misterioso uomo mutilato disse:
—Te ne sono grato. Il mio nome è Osain, sono il padrone della foresta e di tutte le piante. Abito nei boschi e spesso dormo tra i rami degli alberi, e come hai visto son caduto. Tanti uomini vengono da me a prendersi quel che vogliono senza alcun rispetto della natura. Ma per quel che mi hai fatto da oggi ti proteggerò. Fai i tuoi attrezzi di lavoro usando del legno, anche le tue armi, poiché il legno è di mia proprietà, ma quel che userai tu sarà carico di magia e potere. Inoltre prendi questo güiro e mettici dentro delle erbe che hai usato per guarirmi, tutte le mattine bagnerai le tue dita con il liquido al suo interno e farai una croce sulla tua lingua, in questo modo dalla tua bocca uscirà fumo e fuoco.
nota: questa leggenda appartiene al corpo mistico letterario di Okana tonti Iroso, da qui capiamo quanto sia importante la disponibilità e accoglienza verso le persone diversamente abili e la custodia del patrimonio universale che abbiamo nelle piante e nei boschi, fonti inesauribili di nutrimento, energia, guarigione e potere magico. Ci sono altri significati nascosti tra le battute di questa leggenda, ma vanno riservati a chi fa la consulta. Osain è tra i rari casi di orishas che non hanno bisogno di oracoli per comunicare con gli uomini, la voce rauca lo distingue e può arrivare nel cuore della notte ad insegnare dei segreti magici o dispensare consigli. Molto potente nelle mani dei babalawos, ma molto di più nelle mani dei contatissimi olorishas che hanno avuto il privilegio di riceverlo ed "appenderlo" in casa.
güiro: contenitore tondo che viene realizzato svuotando i frutti della güira, da cui prende il nome
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