Oshe Meyi (in Ifà) oppure Oshe tonti Oshe (diloggun) è un segno oracolare dove Oshun regna sovrana e controlla l’arbitrio delle persone, arrivando al punto di renderle instabili, nel senso che predomina una voglia di cambiamento incesante, di progresso, di curiosità e di scoperta dei diversi aspetti della vita. Si dice che con facilità quello che ci sembrava dolce, appare amaro e viceversa. E non è altro che l'energia di Oshun, il fiume in movimento, che no vuole restare ferma, mai.
Essendo uno dei segni più rappresentativi della personalità di Oshun, offre una miriade di leggende che aiutano a capire il periodo che vive il consultante, ma anche il perché di alcune usanze nei sacerdoti come non bere niente offerto da sconosciuti, non mangiare cibo cucinato il giorno prima, mantenere una scrupolosa igiene intima, ecc. Ma oggi voglio raccontarti perché il mais (che non sono sicuro che gli africani conoscessero prima della scoperta dell’America) ha una forza esoterica e mistica di rilievo nella Santeria. specialmente nelle questioni di mediazione diplomatica o nella ricerca di pacificazione (divorzio, litigio, irritabilità). Qualche nozione la scopriamo in Oshe tonti Oshe.
Da questa leggenda dovresti imparare perché si vedono così tanti campi di grano turco in tutto il paese cubano e perché i “santeros” cercano di avere almeno una pannocchia di mais in casa. L'offerta migliore che puoi fare all’Orisha Oshun è quella delle galline rosse, e all’Orisha Shango un buon pasto caldo a base di farina di mais, una polenta per essere precisi.
Tra l’altro, potrai imparare che in questo segno oracolare, Oshe tonti Oshe, Oshun e Shango si amano e collaborano, non c’è la drammatica relazione che si vede in altri segno oracolari caratterizzati dalla generosità di Oshun (prima innamorata persa di Shangò e poi sofferente e vendicativa per la loro relazione in frantumi ) e la voglia instancabile di Shangò di godere ogni attimo della sua vita senza legarsi ad un rapporto esclusivo con l’Orisha della femminilità. Entrambi hanno dei progetti in comune e cercano di dare un contributo alla crescita della società dove vivono. Quindi, Oshe tonti Oshe (Oshe Meyi) parla anche di questo amore corrisposto pieno di interessi comuni. Ma attenzione, questo messaggio va trasmesso soltanto se questo Oddun si rivela ad un figlio di Oshun o di Shangò.
Dopo aver fondato la città di Ile lfe, le città successive ad essere fondate da Olofin furono Kesi, Kenta e Ake. Non erano enormi, ma tutti e tre i villaggi erano circondati da una grande e bellissima foresta. Queste città crebbero rapidamente vivendo in pace come buoni vicini, ma non avendo un re che le governasse, decisero di eleggerne uno.
Gli anziani dei tre villaggi si riunirono, consultarono gli oracoli che indicavano di scegliere un uomo saggio di nome Oshe Meyi. Obbedendo al mandato, lo fecero re, ma ogni villaggio rimase con un capo locale.
A quel tempo, solo Kesi aveva un'abbondanza di mais, il motivo era perché Kesi era l'unico luogo in cui si coltivava il mais. Il capo del villaggio del Kenta era un uomo più anziano, che era rimasto vedovo tre volte e aveva molti figli, cercava una moglie non solo per fargli compagnia, ma anche per crescere i suoi figli. Ha trovato la candidata perfetta nella figlia del capo di Kesi, una bellissima ragazza di nome Oshun. Così, andò a Kesi e chiese al capo che sua figlia fosse sua moglie. Il capo amava moltissimo sua figlia e disse all'altro capo (spero che questo non crei confusione) che avrebbe chiesto alla sua più giovane figlia il consenso per un tale matrimonio.
Ebbene, Oshun, ha detto: “No... no... no. Vedi padre, sono innamorata del figlio del capo di Ake. Si chiama Shango e noi vogliamo sposarci ".

Il capo di Kesi disse a sua figlia che il matrimonio era fuori discussione perché avrebbe sconvolto il capo Olowu di Kenta. Dovrebbero aspettare un po’ e poi Shango dovrebbe venire da lui e chiederle la mano in matrimonio. Quando Shango scoprì cosa stava succedendo con Oshun, salì sul suo cavallo e nel bel mezzo della giornata la prese dal fiume dove stava raccogliendo acqua fresca in una zucca secca, e corse via con lei. Ciò ha fatto arrabbiare molte persone e di conseguenza, per la prima volta, i villaggi hanno rotto il loro accordo di pace e sono entrati in guerra. La storia non ci dice chi si è schierato con chi, ma si sa che sono entrati in conflitto.
Ora, poiché Kesi era l'unico posto dove c'era il mais, Shango disse a Oshun: "La nostra gente sta soffrendo la fame, la guerra ci ha lasciati quasi senza cibo e abbiamo bisogno del mais. C'è qualche modo in cui potremmo averne un po’ da tuo padre?"
"Domani vado a visitare il mio villaggio. Aspetta il mio messaggero".
Non appena arrivò al suo villaggio, Oshun prese cinque galline rosse, le riempì di chicchi di mais e le inviò a suo marito con l'ordine di ucciderle e piantare subito quello che c'era dentro. Shango fece piantare il mais e in breve tempo le piante di mais iniziarono a crescere. Quando ne ebbe abbastanza, portò i chicchi di mais al re dicendogli che li avrebbe divisi con il capo di Kenta se avesse accettato di cessare tutti gli atti di guerra, così la pace avrebbe regnato di nuovo tra tutti i villaggi.
Il re chiamò tutti e tre i capi a un consiglio speciale e disse:
"Quello che è fatto è fatto. Quest’uomo, Shango, e questa donna, Oshun, sono statti amanti per sempre. Si amano e sono marito e moglie. Questo non può essere cambiato. Grazie a entrambi, il mais non è più proprietà esclusiva di un unico villaggio. Adesso ce l'hanno tutti e non può essere cambiato. Desidero che questa guerra finisca. Inoltre, se in futuro uno di questi villaggi dovesse entrare in guerra contro un altro villaggio, allora, l'altro due dovevano diventare alleati e punire chiunque fosse in colpa.
Dopo la sua decisione, la pace regnò per molti anni sulla terra e quando nuovi villaggi nacquero intorno alla foresta, emissari dei villaggi originali mostrarono loro come coltivare il mais.
Detto tutto ciò, se vedi questo segno oracolare nel tuo quaderno di Itan Imale, ti conviene dare da mangiare a Oshun solo galline rosse e tenere Shango sempre contento con offerte di mais in ogni modo: tostato, crudo o della polenta (con okra o peperoncino rosso). Avrai anche intuito che con il mais, si riesce a fare collaborare Oshun e Shangò per una causa unica che riguarda il consultante.
Essendo uno dei segni più rappresentativi della personalità di Oshun, offre una miriade di leggende che aiutano a capire il periodo che vive il consultante, ma anche il perché di alcune usanze nei sacerdoti come non bere niente offerto da sconosciuti, non mangiare cibo cucinato il giorno prima, mantenere una scrupolosa igiene intima, ecc. Ma oggi voglio raccontarti perché il mais (che non sono sicuro che gli africani conoscessero prima della scoperta dell’America) ha una forza esoterica e mistica di rilievo nella Santeria. specialmente nelle questioni di mediazione diplomatica o nella ricerca di pacificazione (divorzio, litigio, irritabilità). Qualche nozione la scopriamo in Oshe tonti Oshe.
Da questa leggenda dovresti imparare perché si vedono così tanti campi di grano turco in tutto il paese cubano e perché i “santeros” cercano di avere almeno una pannocchia di mais in casa. L'offerta migliore che puoi fare all’Orisha Oshun è quella delle galline rosse, e all’Orisha Shango un buon pasto caldo a base di farina di mais, una polenta per essere precisi.
Tra l’altro, potrai imparare che in questo segno oracolare, Oshe tonti Oshe, Oshun e Shango si amano e collaborano, non c’è la drammatica relazione che si vede in altri segno oracolari caratterizzati dalla generosità di Oshun (prima innamorata persa di Shangò e poi sofferente e vendicativa per la loro relazione in frantumi ) e la voglia instancabile di Shangò di godere ogni attimo della sua vita senza legarsi ad un rapporto esclusivo con l’Orisha della femminilità. Entrambi hanno dei progetti in comune e cercano di dare un contributo alla crescita della società dove vivono. Quindi, Oshe tonti Oshe (Oshe Meyi) parla anche di questo amore corrisposto pieno di interessi comuni. Ma attenzione, questo messaggio va trasmesso soltanto se questo Oddun si rivela ad un figlio di Oshun o di Shangò.
Dopo aver fondato la città di Ile lfe, le città successive ad essere fondate da Olofin furono Kesi, Kenta e Ake. Non erano enormi, ma tutti e tre i villaggi erano circondati da una grande e bellissima foresta. Queste città crebbero rapidamente vivendo in pace come buoni vicini, ma non avendo un re che le governasse, decisero di eleggerne uno.
Gli anziani dei tre villaggi si riunirono, consultarono gli oracoli che indicavano di scegliere un uomo saggio di nome Oshe Meyi. Obbedendo al mandato, lo fecero re, ma ogni villaggio rimase con un capo locale.
A quel tempo, solo Kesi aveva un'abbondanza di mais, il motivo era perché Kesi era l'unico luogo in cui si coltivava il mais. Il capo del villaggio del Kenta era un uomo più anziano, che era rimasto vedovo tre volte e aveva molti figli, cercava una moglie non solo per fargli compagnia, ma anche per crescere i suoi figli. Ha trovato la candidata perfetta nella figlia del capo di Kesi, una bellissima ragazza di nome Oshun. Così, andò a Kesi e chiese al capo che sua figlia fosse sua moglie. Il capo amava moltissimo sua figlia e disse all'altro capo (spero che questo non crei confusione) che avrebbe chiesto alla sua più giovane figlia il consenso per un tale matrimonio.
Ebbene, Oshun, ha detto: “No... no... no. Vedi padre, sono innamorata del figlio del capo di Ake. Si chiama Shango e noi vogliamo sposarci ".

Mais, l'elemento che lega Oshun e Shango
Il capo di Kesi disse a sua figlia che il matrimonio era fuori discussione perché avrebbe sconvolto il capo Olowu di Kenta. Dovrebbero aspettare un po’ e poi Shango dovrebbe venire da lui e chiederle la mano in matrimonio. Quando Shango scoprì cosa stava succedendo con Oshun, salì sul suo cavallo e nel bel mezzo della giornata la prese dal fiume dove stava raccogliendo acqua fresca in una zucca secca, e corse via con lei. Ciò ha fatto arrabbiare molte persone e di conseguenza, per la prima volta, i villaggi hanno rotto il loro accordo di pace e sono entrati in guerra. La storia non ci dice chi si è schierato con chi, ma si sa che sono entrati in conflitto.
Ora, poiché Kesi era l'unico posto dove c'era il mais, Shango disse a Oshun: "La nostra gente sta soffrendo la fame, la guerra ci ha lasciati quasi senza cibo e abbiamo bisogno del mais. C'è qualche modo in cui potremmo averne un po’ da tuo padre?"
"Domani vado a visitare il mio villaggio. Aspetta il mio messaggero".
Non appena arrivò al suo villaggio, Oshun prese cinque galline rosse, le riempì di chicchi di mais e le inviò a suo marito con l'ordine di ucciderle e piantare subito quello che c'era dentro. Shango fece piantare il mais e in breve tempo le piante di mais iniziarono a crescere. Quando ne ebbe abbastanza, portò i chicchi di mais al re dicendogli che li avrebbe divisi con il capo di Kenta se avesse accettato di cessare tutti gli atti di guerra, così la pace avrebbe regnato di nuovo tra tutti i villaggi.
Il re chiamò tutti e tre i capi a un consiglio speciale e disse:
"Quello che è fatto è fatto. Quest’uomo, Shango, e questa donna, Oshun, sono statti amanti per sempre. Si amano e sono marito e moglie. Questo non può essere cambiato. Grazie a entrambi, il mais non è più proprietà esclusiva di un unico villaggio. Adesso ce l'hanno tutti e non può essere cambiato. Desidero che questa guerra finisca. Inoltre, se in futuro uno di questi villaggi dovesse entrare in guerra contro un altro villaggio, allora, l'altro due dovevano diventare alleati e punire chiunque fosse in colpa.
Dopo la sua decisione, la pace regnò per molti anni sulla terra e quando nuovi villaggi nacquero intorno alla foresta, emissari dei villaggi originali mostrarono loro come coltivare il mais.
Detto tutto ciò, se vedi questo segno oracolare nel tuo quaderno di Itan Imale, ti conviene dare da mangiare a Oshun solo galline rosse e tenere Shango sempre contento con offerte di mais in ogni modo: tostato, crudo o della polenta (con okra o peperoncino rosso). Avrai anche intuito che con il mais, si riesce a fare collaborare Oshun e Shangò per una causa unica che riguarda il consultante.
Se vuoi ascoltare cosa ha da dirti Oshun, se vuoi “farla scendere” sulla stuoia, se vuoi avere un dialogo con lei: chiedi un consulto.
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