Passa ai contenuti principali

La disputa dei pescatori

Pescatore del Benin

Povero e senza cibo da mangiare, Oggundà fu a pescare nel laghetto di un uomo. C’era anche un altro pescatore senza permesso che buttava in acqua da ore la rete da pesca ma purtroppo non riusciva catturare alcun pesce. 

Oggundà buttò l’amo in acqua e dopo qualche istante un pesce enorme tirava la lenza. Lo tirò fuori e felice si compiaceva della fortuna avuta.

L’altro pescatore, preso dall’invidia, si avvicinò a Oggundà per reclamare il suo diritto sul pesce. Doveva consegnarglielo. Erano ore che buttava dell’esca, quindi era stato grazie al suo sforzo che lui l’aveva attirato.

—Quel pesce è mio —disse il pescatore con la rete.

—Ma io l’ho catturato col mio amo —rispose Oggundà.

Non arrivavano ad un accordo. In quel momento arrivò il proprietario del laghetto.

—Il pesce è mio, visto che è mio anche il laghetto.

I pescatori non capirono alcuna ragione e litigarono anche col proprietario. Divenne un caos, persino il filo dei coltelli volava per aria.

Olofin cosciente della gravità dell’accaduto ebbe paura che il sangue macchiasse le acque. Prese il pesce e lo divise in tre parti. Ad ognuno consegnò un pezzo.

Nota: questa leggenda appartiene al corpo mistico e letterario del oddun composto Oggundà tonti Unle (3-8). Invita al consultante a mediare, ad arrivare a degli accordi con i suoi simili per evitare mali peggiori, sia nell’abbondanza sia nella miseria. Questo oddun parla di furto, di tragedie, di intromissioni ma anche di grande fortuna.

Commenti

I Post più popolari

Cinque preghiere di separazione e allontanamento

La vendetta è un desiderio di farsi giustizia generato da un impulso che segue al rancore o al risentimento. Nella mente del soggetto che intende vendicarsi esso ha subito un torto (sia esso reale o presunto, materiale o morale) e vuole (o ha bisogno di) "pareggiare i conti" punendo colui che intenzionalmente è stato causa della sua sofferenza o fastidio. È un comportamento esclusivamente umano presente in tutte le società anche passate, contraddistinto da un paradosso generato dal soggettivo senso di giustizia forse appagabile ed il biasimo sociale che lo accompagnerebbe.

4 incantesimi per separare senza dare nell'occhio

Se quello che vuoi è separare i percorsi di due persone e separarli per sempre spezzando il loro legame, senza dare nell'occhio e senza recare danni, puoi metterti nelle mani di questi incantesimi che ti do di seguito. Questi incantesimi sono pensati per coloro che sono certi che ci sia una terza persona che influisca sulla stabilità della loro relazione e faccia cadere in tentazione il partner, per coloro che hanno un essere vicino coinvolto in un legame pericoloso o scomodo, e per tutti coloro che desiderano allontanare due persone senza pensare di far loro del male, solo contemplando il loro benessere, queste potrebbero essere la soluzione.

Preghiere a Sant'Alessio per separare due amanti

Perché pregare Sant'Alessio? Di solito si ricorre a Sant'Alessio per ottenere l'allontanamento e la separazione di una persona, sia per motivi sentimentali, d'affari o semplicemente per inimicizia; ciò è probabilmente dovuto a un'errata interpretazione del suo nome in lingua spagnola, anche se nel corso dei secoli, questo santo ha risposto a migliaia di fedeli in questo senso, allontanando quelle persone che recavano danno alle loro esistenze. Tuttavia, cercare Sant'Alessio per questo scopo è alquanto limitativo del suo potere perché ha sempre dimostrato di fornire amore, comprensione e dedizione ai suoi fedeli e a quelli bisognosi di un approccio interpersonale e non una distanza. Sant'Alessio ha vissuto la maggior parte della sua vita da mendicante, dedicandosi ad aiutare questi e i malati, quindi è considerato Patrono dei malati e dei mendicanti. È conveniente quindi recarsi a Sant'Alessio come intermediario per ottenere miglioramenti nelle mal...