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Un Re non trascina la propria corona, la indossa

Nei momenti di maggiore difficoltà è usuale che venga rivelato l'Odun Iroso tonti Obara (Iroso Bara) sulla stuoia. In questo Odun del diloggun viene raccontata una leggenda in cui il protagonista è riuscito a raggiungere il massimo della notorietà e affermazione sociale semplicemente facendo ciò che gli veniva meglio: divertendosi, godendosi la vita al massimo.

Non a caso, il protagonista è Shangò, all'epoca suonatore di tamburi e don Casanova che viaggiava di paese in paese tirando fuori il meglio di sè e sperimentando le gioie della sua gioventù. Quindi è facile che Iroso Bara venga rivelato sopratutto ai figli di Shangò o a quelli che lui ama -che non per forza deve essere uno dei suoi adoratori.

Quindi è un inno all'autostima e la fiducia totale in lui, l'orisha che farà un ripristino nel suo equilibrio generale. Per cui se hai un dono, lo farà notare dagli altri. Se hai un nemico, lo farà abbassare la testa e diventare un tuo alleato. Se hai qualche opposizione al lavoro, diventeranno i tuoi seguaci e sostenitori. Ma devi lasciarti andare, concederti un po' di gioia e celebrazione. Lui farà il resto.

Ed ecco la leggenda che ti dice che Shangò è il tuo migliore alleato:

Shangò divenne re facendo ciò che gli piaceva: divertirsi

"Il Re che perde la corona" o "Un Re non trascina la propria corona"


C'era un tempo in cui il popolo soffriva la fame e la miseria mentre il Re di Oyò non faceva nient'altro che vivere la sua vita tra feste e orge.

La situazione si faceva sempre più tesa tra il Re e la sua gente, al punto che decise di andare a scoprire il suo futuro con l'indovino. Mofa guardò tra i segnali del diloggun e vide questo segno fatidico: Iroso Bara diceva al Re che era in arrivo una guerra nelle sue terre ma che poteva perderla se non avrebbe fatto ebbò velocemente. Inoltre avrebbe dovuto offrire un ricco banchetto al suo popolo e tanta musica per rallegrare i loro cuori, e dare dei pasti abbondanti; nessuno in paese avrebbe potuto mancare.

Proprio in quei giorni Shangò arrivò in città e andò nella fucina di Oggun che gli diede due tamburi come omaggio di ricevimento. Shangò che è la rappresentazione della gioia, andò in piazza, si mise un fazzoletto rosso al collo e ha iniziato a suonare quei tamburi per fare conoscere alle persone la sua allegria innata. A suon di musica si alzò il vento ed il fazzoletto rosso cominciò a svolazzare sul suo volto e non ha permesso a nessuno di vederlo in faccia. I cittadini iniziarono ad ascoltare quel ritmo contagioso e presi dalla gioia cominciarono a ballare.

Nel frattempo il Re aspettava il popolo nelle sue proprietà per assistere al glorioso banchetto. Vedendo che nessuno veniva a godere del pasto che stava offrendo, il Re chiamò uno dei suoi sudditi e gli disse di suonare le trombe chiamando il popolo al banchetto. Il suddito disse al Re cosa stava succedendo in paese e che la musica che quell'uomo straniero stava suonando non era comprensibile ma la gente stava ballando freneticamente e nessuno sapeva se quell'uomo fosse davvero pazzo.

Il Re disse: "ci andrò di persona a controllare chi è questo straniero".

Quando il Re arrivò in piazza inciampò nel tumulto e la corona cadde per terra rotolando tra la gente che ballava. Vedendo poi che non si sarebbe fermata fino ad arrivare accanto a Shangò. Il monarca si chinò, raccolse la corona e la mise sulla testa di Shangò. Poi gli disse che da quel momento era il nuovo Re e che voleva offrire il banchetto a palazzo non perché la gente avesse fame e lui fosse avaro, ma perché stava arrivando una grande guerra e sapeva che ciò che era stato rivelato sulla stuoia oracolare si sarebbe avverato: avrebbe perso la corona.


La persona a cui viene rivelato questo segno deve adorare Shangò, che è colui che vincerà le guerre al suo posto. Allo stesso tempo deve mostrarsi splendida con i suoi simili e vedrà come mantiene sempre la stabilità nelle sue cose. Inoltre, da questa leggenda si intuisce che Shangò si impone anche mentre si diverte.

E che dire se questo Odun viene rivelato a un figlio o figlia di Shangò? Allora la spiegazione dei codici nascosti di questa leggenda si amplificano ancora ma ti invito a riconoscere alcune delle caratteristiche dei figli di Shangò.

Simboli di Shangò

Come sono i figli di Shangò?

Essere figlio di Shangò significa essere amico e difensore dei tuoi amici al punto da fare tue le loro guerre e combatterle con ancora più coraggio delle tue stesse battaglie. E alla fine essere tradito da coloro di cui ti fidavi di più. Avere paura di stare da soli più di ogni altra cosa, al punto da preferire circondarsi di persone false, e imparare ad affrontarle senza essere morsi, a dominarle, a non aspettare troppo al contrario...

Essere figlio di Shangò significa essere popolare, essere seguito, essere amato o odiato, ma mai in termini medi. Giudicato senza essere conosciuto, criticato senza essere apprezzato.

Essere figlio di Shangò è vivere la vita come si vuole, nel bene e nel male, facendosi un'armatura forte che non ti faccia ferire da colpi, frecce, invidia. Eppure dai molta importanza all'opinione degli altri, che davvero, molto segretamente, ti colpisce quando ti criticano o ti giudicano male.

Essere figlio di Shangò significa amare molto e a tante persone in modi diversi. Essere chiamato promiscuo o donnaiolo, divertente, superficiale, eppure molto spesso sentirsi vulnerabile in materia di amore. È essere più appassionati, darsi di più e anche soffrire di più quando qualcuno riesce a toccarti il ​​cuore.È essere amato da molti, e spesso odiato perche non sono riusciti a dimenticarci.

Essere figlio di Shangò è essere un re, un guerriero, un amante, un padre e molto altro... tutto allo stesso tempo. E a volte avere il difficile compito di discernere quale di queste tante personalità sia quella giusta per raggiungere l'obiettivo che ci preme. Per questo commettiamo tanti e sfortunati errori: ferire chi amiamo, prendere le distanze da chi per noi è importante, o semplicemente coprirci le spalle e ricevere pietre anche dal nemico che sa mentirci.

Essere figlio di Shangò è essere forte quando esprimiamo con fermezza la nostra opinione. Per cui sentiti libero di dire sempre quello che pensi: le persone ti temono per questo, ed è per questo che si nascondono per tirarti frecce e non dirti in faccia cosa pensano di te per non dover affrontare la tua reazione esplosiva. Infine ti usano come lancia e scudo per ideali che loro stessi non sono in grado di sostenere.

Essere figlio di Shangò significa subire grossi colpi all'interno della famiglia, venendo spesso frainteso da chi ti è più vicino. Il figlio di Shangò soffre molto per le coltellate ricevute da coloro che presumibilmente lo conoscono meglio, e per non essere sostenuto dai suoi cari. Eppure quando hai bisogno di lui, sarà lì per supportarti, per aiutarti anche se brontola e dice 2 o 3 cose che in realtà non sente e lo fa sembrare indolente, ma lo fa solo per sentirsi meglio con il suo proprio ego.

Essere figlio di Shangò significa avere successo in qualsiasi progetto e avere una brillante performance, brillare in modo diverso, avere un angelo, una grazia, una virtù che il mondo nota ed evidenzia. Potrai non essere il migliore ma quasi sempre sarai tra i migliori, facendo che molti vogliano la tua posizione, sentano di meritare i tuoi risultati e fanno l'impossibile per demeritare e macchiare la tua immagine, per offuscare la tua luce, la luce che il tuo orisha ti ha dato semplicemente per essere così diverso.

Essere figlio di Shangò è essere ambizioso, non accontentarsi mai, volere sempre di più. È essere certe volte sì, ciarlatani, bulli e festaioli, ma anche questo ci rende speciali. Le persone ci seguono per fare parte di tutto quel bene che il nostro orisha ci dà.

Essere figlio di Shangò è piangere da solo, e non capire molto di quello che ci accade... E poi uscire a prenderci a pugni nel petto, mascherare paure e insicurezze, vestirci coraggiosamente e sembrare integri, e poi scoppiare a ridere come se niente fosse... E tenere i nostri dolori dentro, raddrizzare la nostra corona e onorare ciò che siamo per il mondo. Proprio così, perdoniamo gli altri e andiamo avanti.

Essere figlio di Shangò è una benedizione che a volte pesa, ma che portiamo sempre con orgoglio. Ci conforta averlo con noi e non sentirci soli. Forse non riceviamo l'approvazione del mondo, ma in quei momenti in cui tutto ci appesantisce, o qualcuno ci fa del male, abbiamo sempre Shangò davanti a noi, per farci sapere che insieme a lui possiamo fare tutto.
Consulto, oracolo, divinazione, futuro


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