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Crema pasticcera all'arancia per Oshun

La crema pasticcera all'arancia è uno dei dolci più amati dalla dea afrocaraibica Oshun. Molto semplice da fare ma anche economico. A Cuba viene chiamata "natilla" e c'è chi prepara la versione bianca per Obatalà e chi la fa gialla e all'arancia Oshun. Si offre per omaggiare l'orisha ma anche per ottenere in cambio qualche favore, per fare "rogación" o "addimù" come ti spiegherò in questo post.


Addimu a Oshun, natilla, crema pasticcera

Crema pasticcera all'arancia e cannella per Oshun

INGREDIENTI

  • 400 ml di latte
  • 5 tuorli d'uovo
  • 3 cucchiai di amido di mais
  • 150 gr di zucchero bianco
  • 200 ml (1 bicchiere) di succo d'arancia, meglio una spremuta fresca
  • La scorza di 1 arancia

ELABORAZIONE

Mettiamo una casseruola sul fuoco con il latte a fuoco basso. Non è necessario portarlo a ebollizione, basta temperarlo in modo che si mescoli meglio con gli altri ingredienti.

Nel frattempo montiamo i tuorli con la maizena e lo zucchero integrando il tutto molto bene in modo che non ci siano grumi. Puoi farlo nel bicchiere del frullatore.

Aggiungere il latte poco a poco (se è troppo caldo può rovinare i tuorli, deve essere tiepido). 

Aggiungere la spremuta e la scorza sbattendo con una frusta.

Mescolare molto bene e rimettere sul fuoco mescolando finché non si addensa. Deve essere mescolato continuamente perché è facile che attacchi al fondo della casseruola. Dovrebbe venire una crema abbastanza densa.

Togliere dal fuoco e versare la crema nelle ciotole in cui verrà offerta a Oshun. Io prediligo versarlo nella buccia delle stesse arance che ho usato per la spremuta. Lascia intiepidire e tieni in frigo fino al momento di fare l'offerta a Oshun. Ricorda che non puoi offrire nulla a Oshun che non risulti delizioso anche per te, quindi ti consiglio di offrirle questo dolce freddo.

Possiamo servire spolverato con cannella o con scaglie di cioccolato fondente.

Poi sta a te creare una "scenografia" degna di questo orisha. Io aggiungo dei fiori, dei bei contenitori per bruciare le candele, faccio in modo che la stanza sia pulita e profumata e non manca mai un filo di miele di api attorno le ciotole. 

Poi bisogna sdraiarsi davanti a Iyalodde e suonare la campana mentre si fa l'atto di “rogación", che non è altro che la richiesta di un intervento divino, grazia, aiuto o favore. Si fanno offerte come queste per chiedere il suo aiuto. "Rogación" è sinonimo di preghiera.

Se vuoi ascoltare cosa ha da dirti Oshun, se vuoi “farla scendere” sulla stuoia, se vuoi dialogare con lei: chiedimi un consulto

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