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La Storia Lucumi: Yemaya diventa Apetebì

Yemaya sapeva che il loro matrimonio non sarebbe durato a lungo, inoltre non la soddisfaceva come uomo, né aveva alcuna ricchezza di cui godere.

Yemaya diventa l'Apetebi (moglie) di Orula

 Dopo che Yemaya lasciò ile tinibu di Oshun, vagò per un breve tempo attraverso il regno. Aveva bisogno di riflettere su ciò che era accaduto quel giorno fino a quando è partita alla ricerca della sua nuova esperienza.

Nel profondo dei pensieri, Yemaya sentì una voce che la chiamava, sembrava venire dalla foresta. Rimase sorpresa quando individuò quella strana voce che si confondeva coi suoi pensieri, non era sicura di averla sentito prima. La voce la chiamava.

– Sì, sì, ti sento... Verrò.

Yemaya seguì la voce cui suono si intensificava nella sua mente. Seguì un sentiero e si avventurò nelle profondità di ile nigbe (la foresta) fino a quando incontrò un albero piuttosto grande nel mezzo della foresta conosciuto come Iroko. Sapeva che lì avrebbe trovato il proprietario della voce che da un pezzo le stava parlando e interferiva nelle sue idee.

Lì vicino, ai piedi delle radici dell'albero, Yemaya vide un uomo seduto per terra con un vassoio ricavato dal legno di quel maestoso albero. Lui la guardò dritto agli occhi. Questa volta le parlò non nella sua testa ma la voce uscì dalle sue labbra.

Emine, Yemaya Osi Obini (Io, desidero che tu Yemaya sia mia moglie).

Yemaya guardò l'uomo sorpresa e disse tra sé e sé: perché non stare con lui? Gli sembrava così solo e non amato da nessuno; era palese che non aveva mai conosciuto nessuno per cui sentire amore. Sarebbe un bene anche per lei. Stando vicino a lui avrebbe potuto imparare l'arte della divinazione attraverso l'Oracolo di Ifà.

Senza pensarlo due volte rimase al suo fianco, non a causa dell'amore ma perché lo compativa. Yemaya sapeva che il loro matrimonio non sarebbe durato a lungo, inoltre non la soddisfaceva come uomo, né aveva alcuna ricchezza di cui godere. Ma ciò che imparò al suo fianco si rivelerebbe vantaggioso per lei, sarebbe in grado di prevedere gli eventi del futuro. 

Il suo tempo con Orula fu breve, ma approfittò per imparare il suo arte e divinare con Ifà. E ne imparò così tanto da iniziare a divinare anche quando il suo Oku (marito) non era in casa. Presto la folla cominciò a richiedere i servigi divinatori di Yemaya e divenne famosa quanto suo marito Orula nel predire il futuro.

Un giorno, mentre era nel villaggio, Orula sentì la notizia di una donna che poteva divinare il futuro. Dovette vederlo da solo! Quindi seguì la folla che si radunava, con sua sorpresa, proprio ai piedi di Ile Araba (la casa del grande albero di Orula).

Yemaya stava consultando quando il suo Oku (marito) entrò dalla porta. Senza poter nascondere la sua sorpresa Yemaya cercò di nascondere l'opele sotto la gonna. Il cane da compagnia di Orula entrò per primo e beccò Yemaya mentre divinava, poi entrò Orula in casa molto irritato dalle azioni della sua apetebi. Disse a Yemaya di andarsene e che non la desiderava più come sua obini (moglie).

Fu allora che Yemaya buttò per terra l'opele ed il vassoio di Orula e gli disse che lei non aveva bisogno di nessun uomo che le dicesse cosa fare o meno.

Qui è nato l'odio di Yemaya nei confronti dei cani e il motivo per cui i suoi figli non dovrebbero averli in casa. Da questo momento si capì che Yemayà era una donna forte, e che non avrebbe mai più subito violenza da parte di nessun uomo.

Yemaya era sicura di aver imparato tutto ciò che poteva dal suo Oku, lo lasciò e continuò il suo cammino verso il suo alafin in ile okun (palazzo in alto mare).

Il tempo che trascorse con Orula fu meno di un anno, non si era completato il ciclo delle stagioni. Durante questo periodo cercò di tenersi occupata per dimenticare il suo amore per Aganju.

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