Il Tradimento che Ha Cambiato per Sempre Yemayá e Oshún: Il Segreto dell’Odun 9-4 che Ogni Olosha Deve Conoscere!
Hai mai pensato che un atto di generosità potesse trasformarsi in un dramma divino capace di scuotere i fondamenti del tuo matrimonio? Preparati, perché nell’Odun Osà Tonti Irosun (9-4) della tradizione yoruba, emerge una leggenda rivisitata che coinvolge Yemayá, la madre del mare, e Oshún, la dea dell’amore e delle acque dolci. Questa storia non è solo un dramma celeste, ma un monito vivente per le loro figlie sulla Terra. Se sei una figlia di Yemayá o di Oshún, leggi fino in fondo: potrebbe salvarti da un errore fatale!
Tutto inizia con un gesto nobile: Yemayá, regina degli oceani e moglie devota di Orunmila, accoglie in casa sua Oshún, la sorella delle acque dolci, bisognosa di aiuto. Oshún, con la sua bellezza mozzafiato, trova rifugio sotto il tetto di Yemayá, ma questo atto di ospitalità scatena un turbine inaspettato. Orunmila, il saggio divinatore, si innamora perdutamente di Oshún. La corteggia con parole dolci e sguardi intensi, ma Oshún, fedele ai vincoli di sorellanza, rifiuta ogni avance, decisa a onorare Yemayá. Ferito nell’orgoglio, Orunmila ricorre a un inganno oscuro: crea una polvere magica, che ogni tanto sparge segretamente su Oshún. Col passare del tempo, sotto l’influenza di questo sortilegio, la volontà di Oshún si indebolisce. Lei, con la sua bellezza irresistibile e la voce dolce come il miele, lo avvolge in un fascino immediato. I due si perdono in una passione proibita, dimenticando ogni giuramento.
Un giorno, mentre passeggiano nei campi, i due si rifugiano vicino a un pozzo nascosto, il cui bordo è coperto da un fitto intreccio di guide di calabaza – quelle zucche selvatiche che simboleggiano protezione e segreti. “Qui nessuno ci vedrà”, sussurra Orunmila, e Oshún, ormai stregata, cede alla passione proibita.
Ma Yemayá, custode della casa e dei legami familiari, non è cieca. Uscita per raccogliere provviste nei campi, nota quelle appetitose calabazas e si avvicina al pozzo. Con un gesto, sposta le guide… e li sorprende! Il mondo divino trema: la moglie tradita, la sorella sedotta da un incantesimo. “Oshún, tu che sei mia sorella!”, grida Yemayá, indignata e ferita. La notizia si diffonde come un’onda furiosa tra gli Orishas: Shangó, Elegguá, Obatalá – tutti ne parlano. Orunmilá, umiliato, cerca di placare lo scandalo con ebbó e sacrifici, ma il danno è fatto. Oshún, sopraffatta dalla vergogna, giura di non toccare mai più una calabaza, per non ricordare quel momento di debolezza imposto.
Questa leggenda, radicata nell’Odun Osà Tonti Irosun (9-4), non è solo un racconto drammatico: è una profezia per noi mortali. Ecco perché gli anziani Ifá dispensano consigli precisi alle figlie delle due Orishas, basati su questo dramma.
Per le figlie di Yemayá: “Non ospitare mai altre donne in casa tua!”
Yemayá, tradita dalla sorella in un luogo “protetto” come quel pozzo (simbolo di rifugio domestico), insegna che la casa è il sancta sanctorum dei legami familiari. Invitare un’altra donna – soprattutto se attraente o intrigante – può aprire la porta al caos, al tradimento o alla gelosia che distrugge tutto. In questo Odun, la raccomandazione è chiara: proteggi il tuo focolare come Yemayá avrebbe dovuto fare. Un invito innocente potrebbe trasformarsi in un’onda di rancore, proprio come accadde a lei. Ricorda: la madre del mare non perdona chi invade il suo regno!Per le figlie di Oshún: “Attenta agli incantesimi che ti spingono al tradimento!”
Oshún, sedotta dal fascino irresistibile di Orunmila, cadde preda di una passione “incantata” – un richiamo fatale che la portò a ignorare i vincoli di sorellanza e fedeltà. In Osà Tonti Irosun, questo Odun avverte le sue figlie: magìe, malocchi o persino il fascino ipnotico di un amante possono offuscare il giudizio, spingendoti a un passo falso che rovina reputazione e relazioni. Oshún, dopo lo scandalo, imparò a resistere alle tentazioni nascoste; tu fai lo stesso. Consulta gli Orisha prima di cedere a impulsi improvvisi – un ebbó con miele, cinque noci di cocco e un ventaglio di yarey a Oshún può rompere quei sortilegi e riportarti alla dolcezza pura dell’amore leale.In fondo, questa leggenda ci ricorda che anche le dee non sono immuni alle debolezze umane: gelosia, desiderio, vergogna. Ma da Osà Tonti Irosun (9-4) emerge una lezione eterna: l’adulterio non è solo peccato, è un’onda che travolge tutti. Se sei una figlia di Yemayá o Oshún, fai un ebbó oggi – un pollo bianco per Yemayá al mare, una colomba per Oshún al fiume – e rafforza i tuoi legami.
E tu, hai mai vissuto un “pozzo nascosto” nella tua vita? Condividi nei commenti, ma senza fare nomi! Iscriviti al blog per altri segreti della Osha che cambiano destini.
Ashe! 🌊🍯
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