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Il calzolaio e il giovane impiegato

Dentro la ricca letteratura degli oracoli della santeria afrocubana, troviamo insegnamenti che ci portano ad essere pazienti, lavoratori e non permettere che la avidità faccia parte dei nostri pensieri. Prima o poi la vita ci farà vivere ciò che abbiamo desiderato. Come nel caso di Iroso tonti Unle, o Iroso Umbo, un segno oracolare ricco di buone promesse e di protezione da parte di Shangò e Olokun.

Maferefun Eleggua, Maferefun Olokun
Quando esce questo oddun, ebbò deve essere fatto con Elegba, Olokun e Shangò. Si ringrazia Shangò e si bisogna stare molto attenti al fuoco.

Iroso Umbo o Iroso tonti Unle

Il calzolaio e il giovane impiegato (4-8)

C'era una volta un uomo, piuttosto anziano, che era l'unico in quella regione che sapeva fare le scarpe, poiché a quei tempi in tanti andavano scalzi.

Fece un paio di scarpe per sé e altri per i suoi parenti, che risultarono comode e molto gradite. Quando in paese hanno scoperto la novità, anche tutti gli abitanti di quel paese hanno voluto indossare le scarpe. L'uomo ha dovuto fare così tanto lavoro che è stato costretto ad assumere un ragazzo per aiutarlo.

Questo ragazzo, grato di aver trovato quel lavoro, ogni volta che andava a pranzo, passava in riva al mare, e alzando entrambe le braccia lo ringraziava e allo stesso tempo gli chiedeva maggior fortuna. Aveva molta fiducia in Olokun, il dio degli oceani.

Un giorno Eshu vide il ragazzo e ricordò che non aveva fatto ebbo, quindi decise di dare una svolta alla sua fortuna. 

Questo ragazzo, prima di trovare quell'impiegato, era andato a casa dell'indovino, che gli aveva detto di fare ebbó con mais, pesce affumicato, jutía e olio di palma per purificarsi da ogni male; poi avrebbe dovuto lanciarlo nella manigua, proprio dove si trovava Eshu. Ma andò a finire che il ragazzo non aveva i soldi che servivano per comperare quei ingredienti, e non fece ebbo.

Poiché Eshu era uno spirito piuttosto rancoroso, prese le fattezze di un giovane e andò dal calzolaio e gli disse cosa stava facendo il suo dipendente di fronte al mare, gli disse che pregava il mare in modo che  distruggesse il negozio di scarpe. Queste parole non fecero altro che terrorizzare di più il vecchio. Chi, venendo a conoscenza di questo, ha licenziato il ragazzo pagando l'importo dei pochi giorni in cui aveva lavorato.

Con quei soldi il ragazzo fece ebbo per Eleggua, Eshu e Olokun. Ma siccome aveva finito i soldi, cominciò a patire la fame. Fu costretto a lasciare la città e cercare fortuna altrove.

Camminò a lungo e arrivò in un posto dove c'era un uomo che vendeva guenguè. Gli si avvicinò e gli chiese una porzione da dieci centesimi. Quando finì di bere il guenguè, disse all'uomo che non aveva soldi per pagare. Il venditore era indignato e si creò uno scandalo tale che insieme ai passanti volevano maltrattare il giovane affamato. Si è formata una piccola rivoluzione.

Un vecchio che stava guardando lo spettacolo da un angolo della strada, tirò fuori i soldi di tasca sua e ha pagato il guenguè, e avvicinandosi al ragazzo gli disse:

- Figliolo, perché l'hai fatto?

Il ragazzo ha risposto:

- Signore, non ho un lavoro ed ero molto affamato.

Il vecchio gli chiese se voleva lavorare e il ragazzo rispose di sì. A cui il vecchio gli ha chiesto di seguirlo.

Quando ebbero camminato a lungo e il vecchio vide che erano completamente soli, disse:
- Guarda, il tuo lavoro è poco.

E indicando una grotta con il dito indice, ha detto:

- Rimuoveremo quella pietra che ci ostacola.

Quella era la porta della grotta, un buco attraverso il quale il vecchio non poteva passare. E ha continuato:

- Attraverso quel buco, entrerai. E una volta dentro, il tuo compito sarà allargare un po' la porta in modo che possa entrare anch'io.

Gli diede un martello e uno scalpello e il ragazzo entrò e vide che dentro c'era una fortuna d'oro e diamanti. Iniziò a scheggiare quelle pietre e quando ebbe finito, il vecchio gli chiese cosa ci fosse dentro. Il ragazzo si ricordò del tesoro ma rispose che non aveva visto nulla, perché da quando era arrivato dentro si era messo subito a lavorare.

Tre giorni dopo, il ragazzo e il vecchio andarono in città a fare colazione, ma sembra che a causa della sua età avanzata, un malore inaspettato si sia abbattuto sul vecchio e proprio lì è morto.

Il ragazzo si prese cura di lui e lo seppellì. Poi fu lui a conservare la fortuna, e proprio lì, su quelle rocce, costruì un palazzo, e divenne proprietario e signore di quasi tutta quella regione.

Ha comprato un cavallo bianco ed è andato nella sua città natale. A causa del cambiamento nel suo aspetto, nessuno lo ha riconosciuto. É andato dov'era il vecchio calzolaio, che nemmeno lui lo conosceva, ma cominciarono a parlare e fu una grande sorpresa per lui scoprire che quel ricco giovane che non fosse altro che il suo ex dipendente. Il ragazzo, lungi dal rimproverarlo, lo trattò bene e parlarono di affari. Vide che il calzolaio stava attraversando una brutta situazione, divenne suo socio per alleviare i suoi mali, ma poco tempo dopo morì anche il calzolaio. All fine il ragazzo divenne proprietario del suo negozio di scarpe.

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