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Preghiere per invocare gli Orisha

Elegba


Le preghiere più comuni per invocare gli Òrìșà le trovi qui:


1.- ÈŞÙ O ELÈGBÀRÀ.

ÈŞÙ BARA, ALAÀJEKÍ, ALÁGBÁNA,
NBÉ ILÉKÙN SO KÙN ALAÀROYÉ,
ÈŞÙ NKANMÁŞE, MAA MAA KÉYÀN ÒFÉ MÍ.


Èşù colui che nasconde e scompare, che possiede la ghiottoneria, che spazza la strada, vive alle porte della casa, trasforma con lo sfregamento (di olio) Alaàroyé (che possiede il litigio o la controversia), Èşù libera le forze del male, costantemente gratificami come scelto, che le cose siano gratuite per me.

2.- ÒGÚN.

ÒGÚN KÒWÁ MÀRÌWÒ,
ÒGÚN TITI MAA ARÓ,
ÒGÚN ALÁGBÈDE,
ÒGÚN KANGÚNKANGÚN,
ÀGBÀ ONÍLÈ, JÉJÉ ÒGÚN TÓYE.


Ògún si accartoccia tra le foglie del palmo, come di solito è un fabbro, Ògún è il fabbro, Ògún è il proprietario delle innumerevoli case, Ògún è il più grande proprietario della terra, dolcemente Ògún merita una ricompensa.

3.- OBÀTÁLÁ.

OBÀTÁLÁ BI ÌRÍ ONÍWÀ,
ONÍWÀ LAANÚ,
EEPÀ BÀBÁ Ó DÙ MÍ LÀ,
OODÚA ÀRÈMO,
ÒŞÀNLA,
AJAGUNNÀ,
ELEERÍ BÓ,
JÉ Ó KÚ LÀGBÀ, Ó KÚ ÀLÀ
ÀŞE OLÓGBÒ,
AŞE TÓ, AŞE BO, AŞE ARIKU BÀBÁWÀ.


Obatalà generò la forma della persona di buon carattere, di un carattere gentile, benvenuto padre, non rifiutarmi di essere salvato, a Oodúa il primogenito, il grande santo era il guerriero che colpì, la persona sporca libera, permettimi di non morire e diventare vecchio, di non morire con abiti bianchi, dammi il permesso di raggiungere la vecchiaia, la facoltà di comporre, di sacrificare e di vedere la morte di nostro padre.

4.- YÉMÓJÁ (YEMAYÁ).

YÉMÓJÁ ÌYÁ OMÍ LÀ TÈBO,
ATAARA MAA WÁ OMÍ Ó
AYABA BÍ OLÓKUN,
ÒKÈ RÈ OLÓKUN AGANNA, EJI DÈ DEWÓ
ÀKÓBA EJI RÉ O,
A ŞÈRÈ, ÒGÚN AYABA,
TI WÁ ORÙ OMÍ, FIYÈDÉNÚ.
ÌYÁ OMÍ, GBOGBO ALÁGBE, ÌYÁ ROKO OKO,
YÉMÓJÁ LÓSA NLÒ ORÙ AŞÀMAA, ARÙMAA, ADIMAA.


Yemayá, madre d'acqua, che appare bagnante, che perde il corpo, di solito viene con l'acqua, la regina che ha dato origine al proprietario del mare. Dalla sua cima, il proprietario del mare e la dea della pioggia, la pioggia legata la scioglie e il male imprevisto la pioggia corta. Colei che guadagna e regna sul fiume Ògún, che va a prendere l'acqua con la brocca, lei perdona. Madre d'acqua, che coltiva il terreno della fattoria per tutti i poveri, la madre. Yemayá nella laguna sta usando la brocca per coloro che raccolgono uno ad uno regolarmente, per coloro che caricano regolarmente e che raccolgono poco.

5.- ŞÀNGÓ.

KÁBÍYÈSÍ ŞÀNGÓ
KÁWÓ SILÉ, OLÚFINÁ
O LÙ EKÒ, Ó LÙ SÌN Ó SAAN
A KÁ TÀN ILÉ, EEPÀ ŞÀNGÓ
OŞÉ EERE RÉ, ADA ŞE.



Saluti al re Şàngó, tu comandi a casa mia, colui che possiede la fiamma, colpisce con vigore, colpisce per dominare, ad alta voce, che finisce per brillare in casa, saluti (benvenuto) Şàngó, il suo bastone è l'idolo che taglia e la spada che uccide.


6.- OYÁ.

OYÁ, HÉPA HE, ÌYÁNSÀN,
ÌYÁNSÀN, ÒRO IKÚ,
HE RÈ OBÌRIN, A EJI LO DÁ.


Oyá, sei la benvenuta per raccogliere i frutti, madre di nove figli, madre di nove figli, spirito di morte, che raccoglie frutti e li lascia cadere alle donne, che con la pioggia li abbatteranno.


7.- ÒŞÙN.


ÒŞÙN IMÒRÍ YÈYÉ Ó
OBIRIN ÌSO
ABÈBE ÒRO ÒŞÙN,
IMÒRÍ IKÒ LÀ ÀWÉ,
APÈTÈBÍ ÒRÚNMÌLÀ
ÌYÁLÓDE ELERI OWÓ.

Òşùn ha la conoscenza del suo Orí, vecchia madre, oh, donna dell'asserzione (è una oratrice), la difesa è nella parola di Òşùn, è la messaggera della conoscenza dell'Orí che salva una persona senza direzione, moglie di ÒRÚNMÌLÀ, proprietaria del mercato (o Grande Signora) e intermediaria (testimone) del denaro.


8.- ÒRÚNMÌLÀ.

ÒRÚNMÌLÀ ELERI PIN
IBÌKÉJÌ OLÓDÙMARÈ,
ONITÚMÒ AGBÉDÈWEYO,
APÀLÓ SIYÀN,
Ó WÍ ODÙ DÙ ÌWA,
ÀŞE IŞÉ MÍ NÍ,
ÒRÚNMÌLÀ ŞÓMOŞÓMO.


Orunmila è la testimonianza finale (che parla per ultimo), è la seconda di Olódùmarè, che comprende tutte le lingue (che dà il significato, come saggio, di ciò che dicono in Oyo), narratore di enigmi nei dibattiti, dice odù Chiunque cerchi la sua condotta (destino), possa essere raggiunta la facoltà del mio lavoro, Òrúnmìlà che si avvantaggia di chiunque.




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Nota linguistica:

La "Ş" si pronuncia come la "sh"; nel caso di Èşù si pronuncia Èshù.

La "G" è gutturale, igi si pronuncia "ighi".

Le terminazioni "ran, ren, rin, ron y run", vanno pronunciate: "na, ne, ni, no, nu". Esempio: "gbogbo ara òrun" si pronuncia: "gbogbo ara onu mentre la frase "ibá é bàye ntòrun" si pronuncia: "Ibá é bàie ntònu".

Le terminazioni "yan, yen, yin", si pronuncia: "gna, gne, gnì". Esempio: Oyin si pronuncia Ognì.

Le particelle "pa, pe, pi" vanno lette "kua, kue, kui". Esempio "Pàtàkí (kuàtàkí), Òpèlè (Òkuèlè), Eleri pin (Eleri kuin)"


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