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Oyà con miele e melanzane |
Si prende la melanzana e si toglie con le dita la parte verde, poi si taglia quasi a metà e si continua a dividere finché abbiamo nove pezzi. Si mette la corona della melanzana al centro del piatto e gli altri pezzi attorno formando un cerchio, poi si cosparge il tutto col miele di api. Si toglie il coperchio della zuppiera e si appoggia il piatto sopra i sacri sassi della "madre di nove figli" mentre si chiede un favore.
Potrete chiedere qualsiasi cosa, dalla salute alla fortuna. Se Oyà è felice di avere questo addimù ce lo farà sapere molto presto. Ricordate che è lei la più veloce di tutti gli orishas. Lei è la scintilla, il vento degli uragani, la brezza matutina, il profumo dei campi in fiore.
Va illuminata con una candela, che può essere di qualsiasi colore. Questa orisha si può vestire con tutti i colori del arcobaleno, allo stesso modo in cui si fa con Aggayu e Ibù Okoto, una Yemayà. Ma preferite non usare il colore nero, altrimenti sveglierà in lei le energie legate al mondo dei morti, di cui è una ambasciatrice.
Questo post è dedicato a tutti gli Oló Oyá in giro per l'Italia. Uomini e donne, specialmente a mia madre.
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Oyà |
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