Passarono cinque giorni dal legamento fatto con Oshun, quello con la zucca piena di elementi magici e di essenze per attirare un uomo infedele. La donna guerriera indossò scarponi e dei vestiti come il migliore degli scout e sotto la pioggia andò al fiume, con la zucca magica dentro lo zaino. Il Po quasi straripava, ma sembrava che aspettasi il dono. Lei pronunciò la preghiera e la zucca galleggiò nelle acque per otto, dieci metri, per poi sprofondare nel grigio. La donna guerriera sentì che qualcosa non era andato per il verso giusto. Oshun non aveva gradito?
La sera, mentre aspettava il suo turno dal dottore, un ragazzo l'avvicinò. Voleva conoscerla. Era alto, muscoloso, giovane, sulla trentina. Alla fine scambiarono i numeri di telefono per rivedersi. Magari un aperitivo per poi andare a cena.
Per strada, una bambina la guardò da lontano e fece un sorriso. Strano. Anzi, sorprendente. I sorrisi le scaldano l'anima ma senza un motivo riescono a farla brillare.
Arrivò a casa, prese una bottiglia di Havana Club ed un bianco secco. Mi chiamò. Voleva stare vicino alla dea del amore.
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