Fare lo stregone non è da tutti. Non ci vuole soltanto vocazione, bisogna avere talento per capire quali sono i nostri punti forti e capacità di leggere i dettagli nella realtà in modo di capire quando è il momento più opportuno per sferrare i nostri colpi.
Uno stregone dovrà contare con un alleato o più di uno. Loro ci servono da tramite e spesso fanno il lavoro pesante al posto nostro. Uno stregone potrebbe arrivare a ottanta anni di esercizio e non avrà ancora capito come incanalare bene le proprie forze. Quindi l'alleato sarà sempre lo strumento più immediato per vivere da guerrieri.
Come trovare un alleato? Carlos Castaneda lo spiega nei suoi libri e anche se potrebbe richiedere una lunga ricerca nei boschi italiani di sicuro lo stirzo premierà. Ma anche la fortuna ti può avere aiutato e già ce l'hai. Potrebbe essere una conchiglia, la immagine di un santo, un pezzo di legno, un loa, una croce, l'osso di un defunto, un orisha o uno spirito guardiano.
Io vengo da un cultura dove si cresce cerchiati dagli alleati. Si pensa a loro come dei protettori, dei giudici pronti a valutare le nostre azioni come se fossero alti esponenti dei dogmi della società dove viviamo. Ma non tutti conoscono la loro magnitudine come forza energetica e tutto quello che hanno da offrirci. Loro non giudicano, agiscono.
nota: nella foto, Erzulie Dantor, un loa della cultura haitiana
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